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A Castegnato tre consigli in dieci giorni, opposizione avvisata "alla vigilia"

Le sedute urgenti sono state convocate per approvare le carte necessarie al nuovo asilo nido. Civica Castegnato però lamenta la situazione

A Castegnato tre consigli in dieci giorni, opposizione avvisata "alla vigilia"
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Tre Consigli comunali in dieci giorni, due d’urgenza e uno disertato dalla minoranza. Questo il bilancio delle ultime settimane nel salotto castegnatese, che ha visto scontrarsi la maggioranza guidata da Patrizia Turelli e l’opposizione.

A Castegnato tre consigli in dieci giorni, polemica dall'opposizione

A lamentare la situazione «vergognosa» è stato il gruppo di minoranza Civica Castegnato che, dopo la seduta consiliare del 27 settembre, non si aspettava un’altra convocazione a meno di una settimana. E invece, con un giorno di preavviso, è stata convocata una seduta pubblica d’urgenza in programma mercoledì scorso (il 2 ottobre), a cui prontamente la Civica ha scelto di non partecipare. «Una simile tempistica non solo compromette la nostra capacità di prepararci in maniera adeguata e responsabile, ma costituisce una grave violazione dei principi democratici che regolano la partecipazione consapevole e informata ai lavori del Consiglio - si legge nella nota firmata dalla capogruppo Giulia Bonomelli, dai consiglieri Francesco Mazzetti e Daniele Zambelli e dall’ex sindaco Gianluca Cominassi - Riteniamo che tale comportamento contraddica lo spirito di trasparenza e collaborazione su cui deve basarsi ogni istituzione democratica, minando il diritto della minoranza a esercitare la propria funzione».

Il motivo? Il nuovo asilo nido

Dietro lo stretto, anzi strettissimo preavviso, come spiegato dalll’Amministrazione di Castegnato al Centro, c’era l’aggiornamento del programma triennale delle opere con il nuovo asilo nido da realizzare con i fondi del Pnrr.

Castegnato al Centro, hanno continuato, «è pienamente consapevole che lo strumento del Consiglio comunale urgente non debba essere considerato ordinario ma utilizzato in situazioni di particolare necessità: non c’è alcuna volontà di togliere spazio alla corretta attività consiliare ricorrendo a strumenti antidemocratici».
Alla base del misunderstanding, secondo l’Amministrazione, ci sarebbe dunque la pressione dei bandi ministeriali, mentre la Civica, lunedì, è tornata a sedersi nei banchi di minoranza per un altro Consiglio d’urgenza, per l’approvazione del progetto di fattibilità della nuova opera.
Giulia Contin

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