Povertà, 800mila lombardi nuovi poveri
Aumentano le famiglie a rischio crack in Lombardia. Sono i nuovi poveri. Negli ultimi sette anni sono raddoppiate quelle sotto la soglia di povertà relativa, passate da 112mila a più di 222mila. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Lombardia su dati Istat in occasione della presentazione dell’ultimo rapporto della Caritas Ambrosiana. “Oltre 800mila i lombardi si trovano sotto la soglia di povertà relativa – ha spiegato la Coldiretti regionale – uno stato di grave deprivazione materiale riguarda poi il 6,4% della popolazione (dato 2015), compresi 171mila bambini e adolescenti che rischiano, fra l’altro, di non potersi permettere neppure un pasto adeguato ogni due giorni”.
Lo spreco alimentare
“A fronte di questi numeri – ha spiegato la Coldiretti Lombardia – resiste però lo spreco alimentare: ogni italiano butta nella spazzatura nel corso dell’anno ben 65 chili di cibo per un valore complessivo a livello nazionale di oltre 16 miliardi di euro”. Una perdita dovuta per il 54% al consumo, per il 21% alla ristorazione, per il 15% alla distribuzione commerciale, per l’8% all’agricoltura e per il 2% alla trasformazione. Ma la tendenza è andata diminuendo nel corso del 2016, quando sei italiani su 10 (indagine Coldiretti/Ixè) hanno ridotto o annullato lo spreco, complice l’entrata in vigore della legge 166/16 sugli avanzi alimentari.
Il vantaggio del km zero
Un ulteriore contributo a sprecare meno arriva dalla spesa a chilometro zero. Secondo gli ultimi dati Ispra, può ridurre del 60% la quota di cibo che finisce nell’immondizia. Cresce intanto la sensibilità ambientale e sociale. Sono già 30 milioni gli italiani che fanno la spesa dal contadino almeno una volta al mese, in aumento dell’11% nel 2017.