sinergia

«3Vie si incontrano» per snodare il «gomitolo» e far vera rete sul territorio

Il progetto riunisce venti associazioni di Travagliato: ha preso il via a marzo con l'avvio di tanti laboratori artistici per tutta la comunità

«3Vie si incontrano» per snodare il «gomitolo» e far vera rete sul territorio
Pubblicato:
Aggiornato:

Ci sono garbugli più difficili di altri da liberare, che non riescono al primo colpo, richiedono maggior pazienza e cura, ma che, una volta trovato il filo rosso, regalano grandi soddisfazioni. Così è per il progetto «Tre vie si incontrano», che, presentato ufficialmente sabato pomeriggio nella Chiesa del Suffragio in piazza Libertà di Travagliato, vuole mettersi all’opera per restituire alla comunità i giusti momenti d’intersezione.

«3Vie si incontrano» per snodare il «gomitolo» e far vera rete sul territorio

Richiamando il toponimo della cittadina (forse dal latino «Triviatum», ossia località posta ad un incrocio di strade), la rete raduna attorno a sé numerose realtà territoriali, tutte sotto il segno di una «Comunità in ascolto». A prenderne parte, infatti, sono venti sodalizi (Centopercento Lab, Acli, Agesci Travagliato 1, Ambaradam, Associazione Arcieri, Argento Vivo, Avis, Caritas, Cooperativa sociale Comunità Fraternità, Croce Azzurra, Alpini, Gruppo Fotografico Travagliatese, oratorio San Michele e Parrocchia Santi Pietro e Paolo, Pa.Sol., Pro Loco, scuola dell’Infanzia parrocchiale e scuola dell’Infanzia San Giuseppe, Il Vomere e i volontari del progetto stesso), che durante l’evento hanno srotolato - letteralmente - le proprie intenzioni e i valori che li hanno spinti a partecipare.

«L’incontro con l’altro è la via della possibilità, dove, nonostante i grovigli e i nodi che possono crearsi, si realizza una tessitura di relazioni - ha esordito il parroco, don Tino Decca - Se si mette al centro una bella idea, in qualche modo il punto d’incontro si trova sempre».

Unire i puntini per realizzare un disegno comune implica «il riconoscimento reciproco, uno scambio di risorse e di ascolto, implementare la formazione ed intercettare nuovi bisogni - ha spiegato il referente del progetto Luca Gorlani - Certo è che la rete non vuole appiattire le peculiarità di ciascun sodalizio, bensì mettere in evidenza le competenze trasversali delle realtà attive sul territorio, altrimenti più vulnerabili. Per questo il progetto non è una porta chiusa».

«Insieme si costruisce una comunità»

Ad intervenire durante l’incontro è stato anche il presidente di Confcooperative di Brescia Marco Menni (nipote di suor Saveria Menni, religiosa trenzanese fondatrice della «Casa de la Juventud» a Santiago del Estero, mancata a 84 anni lo scorso febbraio e ricordata dalla comunità travagliatese in una messa venerdì). «Spesso si crede che se si è diversi sia meglio star lontani, ma solo stando insieme si costruisce una comunità - ha raccontato Menni - Mettere in rete i diversi è la cosa più bella; tenere insieme i diversi è una sfida, ma una sfida che vale la pena affrontare».

La prima tappa per «3Vie», tra gli ultimi di marzo ed aprile, sarà l’insediamento di tanti laboratori artistici per la città, dove verranno decorate circa mille cartoline da distribuire fra le cassette della posta degli abitanti e far circolare perché i messaggi positivi diventino poi un dialogo da intavolare in una festa conclusiva.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali