Botta e risposta al vetriolo: "Cerca di riscrivere il passato"

Fuori da Finchimica il j’accuse dell’ex vice sindaco di Manerbio

Con un video girato all’ingresso dell’azienda il capogruppo di minoranza ha attaccato l’Amministrazione Vittorielli, che non le ha mandate a dire

Fuori da Finchimica il j’accuse dell’ex vice sindaco di Manerbio

Fuori da Finchimica il j’accuse dell’ex vice sindaco di Manerbio Giandomenico Preti.

Con un video girato all’ingresso dell’azienda il capogruppo di minoranza ha attaccato l’Amministrazione Vittorielli, che dal canto suo, nella persona del sindaco non le ha mandate a dire.
«La Giunta Vittorielli ha replicato con una ricostruzione del passato a metà, che omette tanti passaggi per ricostruire un passato di omertà e inazione che esiste solo nelle loro fantasie – hanno fatto sapere dai banchi dell’opposizione – Un (inutile) processo al passato che nasconde l’incapace di affrontare il presente e il futuro di questa questione così delicata per Manerbio».

Il contenuto del video
«Mi trovo fuori dallo stabilimento di Finchimica per rispondere alle accuse di Paolo Vittorielli e dell’Amministrazione Vittorielli in merito al mio ruolo di vicesindaco sulla vicenda, nel 2021 arrivarono le prime segnalazioni di un sospetto inquinamento dall’Arpa, da subito con serietà ed impegno ci siamo attivati per mettere appunto un piano di caratterizzazione che prevedeva campionamenti indagini e prelevamenti per capire l’effettivo inquinamento – ha spiegato – I risultati sono arrivati nel 2023 e sono ancora in corso. Tutto questo è stato fatto grazie e per merito anche del mio impegno. L’amministrazione Vittorielli a questo punto deve assumersi la responsabilità di prendere delle decisioni e dare delle informazioni ai cittadini chiare e non continuare a far rimbalzare i problemi da una parte e dall’altra dando un colpo alla botte e un colo al cerchio».

La reazione del sindaco Paolo Vittorielli
A rispondere con una nota stampa è stato il primo cittadino: «In risposta al recente video diffuso dall’ex vicesindaco Preti, sento il dovere di ristabilire la verità dei fatti in merito alla vicenda Finchimica, a tutela della cittadinanza e del lavoro che l’attuale Amministrazione sta svolgendo con serietà e trasparenza – ha attaccato – Nel video si accusa la nostra giunta di “giocare al rimbalzo della palla” e di non informare adeguatamente la popolazione. È un’accusa paradossale, soprattutto se pronunciata da chi, come dimostrano documenti ufficiali della Provincia di Brescia e dell’Arpa, era già perfettamente a conoscenza della situazione sin dalla fine del 2021, senza mai informare né il Consiglio comunale né la cittadinanza. I documenti raccontano una storia diversa da quella proposta oggi da chi cerca di riscrivere il passato. Già il 17 dicembre 2021, Arpa aveva trasmesso una comunicazione ufficiale al Comune di Manerbio, ad ATS, alla Regione Lombardia e alla Provincia di Brescia, segnalando il superamento dei limiti di contaminazione nella falda acquifera in corrispondenza dello stabilimento Finchimica. Successivamente, il 10 febbraio 2022, una seconda comunicazione di aggiornamento della relazione finale della visita ispettiva fu inviata sempre da Arpa agli stessi enti. Infine, il 21 febbraio 2022, la Provincia di Brescia inviò anche al Comune di Manerbio una “comunicazione di avvio di procedimento amministrativo finalizzato all’emissione di diffida nei confronti della Società Finchimica SpA in qualità di soggetto responsabile dei superi accertati delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) per la matrice acque sotterranee”. Nonostante la gravità della documentazione ricevuta, la precedente amministrazione, di cui Preti era vicesindaco, non ritenne necessario informare la popolazione, non convocò il Consiglio comunale per affrontare l’argomento, non riattivò l’Osservatorio Finchimica e, scelse di non presentarsi, benché formalmente invitata, alla Conferenza dei Servizi convocata per il 21 febbraio 2023 dalla Provincia di Brescia sul tema della nuova gestione dell’impianto denominato “I200” e della realizzazione di un nuovo impianto di produzione denominato “AM29”. La prima volta in cui la cittadinanza venne a conoscenza di quanto stava accadendo è stato nel giugno 2023, grazie a un’inchiesta giornalistica. Era passato meno di un mese dal nostro insediamento. A quel punto, come Amministrazione abbiamo immediatamente preso in carico la questione e ci siamo attivati in modo puntuale. In poco più di due anni abbiamo avviato interlocuzioni dirette con Arpa, Ats, Regione e Provincia, abbiamo convocato due Consigli comunali con la presenza di tecnici Arpa e sette commissioni consiliari sul tema, abbiamo riattivato l’Osservatorio, con l’utilizzo dei media abbiamo fornito comunicazioni costanti e accessibili per garantire la massima trasparenza e aggiornare i cittadini su ogni sviluppo. Arpa ha in questi mesi confermato che la contaminazione riguarda la falda superficiale e non quella profonda destinata all’acquedotto, e che l’azienda ha attivato una barriera idraulica in grado di contenere l’espansione dell’inquinamento e ridurre la presenza di sostanze in falda. Benché non si evidenzino rischi attuali per la salute pubblica, il problema resta serio e deve essere affrontato con rigore e oggettività. Risulta, quindi, quantomeno singolare che proprio chi ha ignorato e taciuto una questione così rilevante per oltre un anno e mezzo, tenti ora di spostare l’attenzione e le responsabilità sulla nuova amministrazione: parlare di trasparenza e chiarezza solo quando non si è più in carica è una manovra meramente, tristemente ed esclusivamente politica, che non rende giustizia alla complessità e alla serietà che questa vicenda merita nell’interesse della salute dei nostri concittadini. Dal nostro primo giorno in Comune, abbiamo scelto la strada della verità, del coinvolgimento e dell’azione, e continueremo a farlo, nella speranza che le polemiche strumentali vengano definitivamente accantonate e che su tematiche così rilevanti si possa cooperare in modo costruttivo nell’esclusivo interesse della Comunità».