25 Aprile a Montichiari, cerimonia senza pubblico ma patrimonio di tutti

Alle ore 21 il Municipio della cittadina si accenderà con i colori del tricolore.

25 Aprile a Montichiari, cerimonia senza pubblico ma patrimonio di tutti
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A Montichiari il 75° anniversario della Liberazione è stato celebrato in forma ufficiale ma non pubblica.

Questa era la norma imposta dal Dpcm del 10 aprile che ha sospeso le cerimonie civili per evitare assembramenti, una delle misure per garantire il distanziamento sociale in merito al contenimento della diffusione del Covid-19.

Solo il Sindaco Marco Togni e il presidente dell'ANPI Giulio Bertolini si sono recati dunque questa mattina alle ore 11 davanti al Monumento della Resistenza per deporre in solitaria la corona d'alloro.

Il presidente dell'Anpi ha scelto parole che, seppur nella mestizia di una cerimonia deserta, hanno voluto ricordare come il 25 Aprile sia patrimonio di tutti.

Le parole del presidente dell'ANPI

"Quest’anno abbiamo voluto comunque essere qui per commemorare nel migliore modo possibile questi ragazzi caduti per la libertà - ha sottolineato Bertolini - , ritrovarci di fronte al monumento che ricorda gli avvenimenti più significativi di questa data importante: la riconquista della Libertà e la stesura della Costituzione attorno ai valori della quale si è creata la nuova Repubblica Italiana. In questo momento particolare nel quale l’Italia si trova nuovamente ad affrontare una grossa difficoltà, speriamo in una nuova liberazione non solo dal male che il virus rappresenta ma da tutti i vizi e le esperienze negative che hanno caratterizzato la nostra nazione negli ultimi anni, sperando di guardare al futuro con maggiore speranza e voglia di cambiare le cose. La Resistenza viene spesso citata come un momento che appartiene al mondo della Sinistra; io voglio sfatare questa affermazione perché alla lotta parteciparono tutti i vari ambiti politici nazionali dai socialisti, ai cattolici, ai liberali, ai giovani repubblicani che si riunirono in Giustizia e Libertà, dai Matteottiani, alle Brigate Garibaldi ed è giusto ricordare che questa lotta fu anche aiutata dal popolo, dai contadini, dagli abitanti delle montagne, dai ragazzini, dai preti e dalle donne, da ben 55 mila donne, che sono state coinvolte nella lotta di Resistenza, tutti uniti per liberarsi dal giogo fascista. È dunque giusto che questa sia la giornata di tutti perché tutti lottarono per riacquistare quei valori di libertà, giustizia e pace che da allora, da 75 anni, assicurano la pace. Speriamo il prossimo anno di poter riprendere le iniziative con i giovani in Municipio perché è specialmente a loro che va trasmessa questa memoria, questa volontà di riscatto e di difesa dei valori che la Costituzione ci indica.

Il Sindaco Marco Togni che, durante la celebrazione ha preserito lasciare spazio al rappresentante dell'ANPI, darà ulteriore significato alla giornata odierna alle ore 21 con l'accensione del tricolore sulla facciata del Municipio al quale farà seguito un suo breve discorso.

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