14 mesi senza Marta, la vigilessa che amava i libri

14 mesi senza Marta, la vigilessa che amava i libri
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Quattordici mesi dalla scomparsa di Marta Desti Baratta, le emozioni tornano ad amplificarsi per la mamma Ines Panza e l’amica Carla De Beni, ex sindaco di Affi. Marta nacque il 23 settembre del 1968 a Verona, visse ad Affi insieme alla mamma e al papà Giacomo Desti Baratta e lavorò come vigilessa a Bardolino, Garda e Verona.

E’ morta a marzo del’anno scorso. Un racconto a due voci che disegna nell’aria una donna semplice, risoluta, con grande intelligenza e cultura. Una donna nata per aiutare gli altri, anche se quella che aveva più bisogno di aiuto era lei, perché i pensieri, in quella testa che non smetteva di lavorare e macinare ragionamenti, non si fermavano mai.

«Una vita di ricerca, in tutto» l’ha definita l’ex sindaco che ora si prende cura di Ines, si preoccupa di fare tutto ciò che prima faceva Marta, per amore e in nome della grande amicizia che ci fu. Dopo le scuole medie, Marta decise di frequentare i tre anni di cartellonista pubblicitaria dalle suore Canossiane. «La professoressa consigliò il liceo classico – ha raccontato la mamma –, ma lei non voleva, frequentò il liceo artistico per quattro anni, poi fece l’anno integrativo per accedere all’università, dove frequentò lettere moderne e filosofia, a Trento.

Si è laureata a novembre del 1994 con 110 e lode. I suoi professori le avevano proposto il dottorato, premevano perché andasse in Inghilterra a fare ricerca. Lei rifiutò perché voleva essere indipendente, anche se le possibilità c’erano lei voleva la sua indipendenza. Mia figlia mi disse che qualsiasi concorso venisse proposto, lei lo avrebbe fatto. Divenne così vigilessa. Li ha vinti tutti i concorsi. Poi partecipò al concorso di Verona e lo vinse».

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