Francesco De Feo, il mitico oste monteclarense, festeggia cento primavere

Una vita intensa la sua: reduce dalla Campagna di Russia, ha conosciuto anche la prigionia nel campo di concentramento di Dachau.

Francesco De Feo, il mitico oste monteclarense, festeggia cento primavere
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Sono cento le primavere festeggiate oggi venerdì 17 aprile da Francesco De Feo, conosciuto da tutti a Montichiari come Cecco Trani, il mitico oste dell'osteria "Vecchio Trani"  ubicata in via Trieste, aperta nel 1925 dai genitori, gestita successivamente da Francesco e molto frequentata dai monteclarensi fino alla sua chiusura nel 1971.

Reduce di Russia e prigioniero a Dachau

Una vita intensa la sua: reduce dalla Campagna di Russia e catturato successivamente dai tedeschi, ha conosciuto anche la prigionia nel campo di concentramento di Dachau, dal quale si salvò con la fuga e lunghe furono le peripezie per tornare in Italia dove lo riaccolse la madre Laura.

Gli fu impossibile invece riabbracciare l'amato padre Antonio, scomparso nel frattempo per malattia.

Artista, volontario e volto noto della città

Il matrimonio successivo con l’adorata Antonia Alfano, la nascita della figlia Laura, le grandi passioni per i viaggi, i balli nel teatro Bonoris, la pittura (molti sono i dipinti che ha dedicato a Montichiari) e il volontariato alla festa di San Rocco, per la quale non ha mai mancato finchè ha potuto di far preparare la sua rinomata sangria.

Oggi Francesco De Feo vive sereno con la figlia Laura che lo accudisce amorevolmente, passa il tempo guardando la tv e mette ancora in mostra un carattere battagliero, lo stesso che lo aiutò a tornare dalla Russia e che lo fa guardare con ottimismo al futuro anche nei momenti più difficili come quelli attuali.

L'articolo completo su Montichiariweek in edicola oggi venerdì 17 aprile 2020

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