Il caso

Violato ad Adro il divieto di comunicazione istituzionale in campagna elettorale

Il verdetto di Agcom sulle lettere inviate dal sindaco alla vigilia delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio

Violato ad Adro il divieto di comunicazione istituzionale in campagna elettorale
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Le lettere inviate ai cittadini dal sindaco di Adro Paolo Rosa, su carta intestata del Comune, alla vigilia delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio, hanno violato le norme che regolano la comunicazione istituzionale in campagna elettorale. Lo ha stabilito Agcom, autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con un’apposita delibera.

Violato ad Adro il divieto di comunicazione istituzionale in campagna elettorale

A portare l’attenzione sulla vicenda erano stati gli esposti di alcuni esponenti del Pd, che avevano innescato una segnalazione ad Agcom da parte della Prefettura di Brescia. Sotto la lente dell’autorità garante sono finite le lettere inviate alla cittadinanza adrense, su carta intestata del Comune, in data 31 gennaio. Documenti definiti “materiale popagandistico”, avendo l'obiettivo di invitare gli adrensi “a esprimere il proprio sostegno nei confronti dell’attuale presidente della Regione” e a dare l’appoggio politico a due candidati nella lista della Lega (Caparini e Ceruti).

Missive in contrasto con la legge 28 del 2000

Agcom ha esaminato le memorie difensive del sindaco, che sostanzialmente si è difeso spiegando che la "lettera era un invito a esercitare il diritto di voto, senza alcuno scopo di propaganda"; Rosa aveva inoltre spiegato di aver sostenuto personalmente le spese di stampa della comunicazione (producendo le fatture). Ripercorrendo la giurisprudenza in materia, però, l’autorità garante ha ritenuto tale comunicazione in contrasto con la legge 28 del 2000, in quanto essa "non presenta i requisiti di indispensabilità e impersonalità". Agcom ha dunque ordinato al Comunedi Adro di pubblicare sulla homepage del sito, per 15 giorni, un messaggio indicante la non rispondenza della lettera distribuita ai cittadini alla normativa in vigore. Un obbligo che è stato recepito ed eseguito dall’ente.

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