domenica 25 settembre

Elezioni Politiche 2022, oggi si vota: i dati sull'affluenza

I seggi saranno aperti fino alle 23: l'affluenza delle 12 nel Bresciano è del 23,5%

Elezioni Politiche 2022, oggi si vota: i dati sull'affluenza
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Aggiornamento delle 12.30 L'affluenza delle 12 nel Bresciano è del 23,5%: alle ultime Politiche del 2018, sempre alle 12, l'affluenza era stata del 22,88%.

 

Oggi si vota per le elezioni Politiche. Si andrà alle urne solo il 25 settembre, dalle 7 alle 23. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Un appuntamento elettorale che coincide anche con una significativa novità legata al numero dei parlamentari, che diminuiscono in modo considerevole. Si passa, infatti, da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. Si vota con il Rosatellum, un sistema a prevalenza proporzionale ma con correttivi maggioritari. Un «metodo» a dir poco complicato, ma soprattutto per la determinazione degli eletti, per noi che votiamo è piuttosto semplice.

I collegi plurinominali

Nei collegi plurinominali vige il meccanismo proporzionale, dove ogni partito o coalizione presenta una lista di candidati e ottiene i seggi in base ai voti ottenuti, purché superi la soglia di sbarramento del 3% (10% per le coalizioni). In questo modo viene assegnato il 60% dei posti in Parlamento, 392 per la Camera e 122 per il Senato (da 3 a 8 deputati e da 2 a 8 senatori per seggio). Il restante 37% dei posti è assegnato attraverso i collegi uninominali (147 per la Camera e 74 al Senato): in questo caso vince il candidato che prende più voti. Restano poi 12 collegi appartenenti alla Circoscrizione estera che decretano 8 deputati e 4 senatori.

Come si vota

L'elettore riceverà due schede, una di colore rosa per l'elezione della Camera e una di colore giallo per il Senato. Sulla scheda ci sono il nome del candidato al collegio uninominale e una breve lista bloccata di candidati per la parte proporzionale. Se si traccia un segno sulla lista, il suffragio è automaticamente esteso al candidato collegato nel maggioritario. A chi vota è infatti attribuita solo la possibilità di scegliere la lista preferita, senza poter indicare preferenze tra i candidati e senza nemmeno potere distinguere il suo voto tra la parte proporzionale e quella maggioritaria. In ogni caso, mettendo una X solo sul simbolo del partito, il voto va sia al candidato del collegio uninominale sia al partito per la parte proporzionale.

Mettendo una X solo sul nome del candidato al collegio uninominale, il voto va a lui e viene distribuito proporzionalmente ai partiti che lo sostengono. Si può anche mettere una X sul candidato e una X su una lista, che però deve essere collegata al candidato, perché non è ammesso il voto disgiunto ovvero non si può votare per un candidato all’uninominale e per un partito diverso da quelli che lo sostengono. In quel caso, il voto è considerato nullo.  Il sistema è infatti congegnato in modo che siano identici il totale dei voti alle liste e quello dei suffragi ai candidati.

Per votare, i cittadini aventi diritto devono recarsi al seggio nel Comune di residenza, nella sezione indicata sulla propria tessera elettorale. Al momento del voto, si deve mostrare la tessera elettorale e la carta d’identità o altro documento equipollente. È vietato introdurre nella cabina elettorale telefoni cellulari o apparecchiature in grado di fare foto o video. Per i trasgressori, la multa può arrivare fino a mille euro e sei mesi di carcere.

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