L'annuncio

Una Casa di Comunità e un Ospedale di Comunità vedranno la luce a Palazzolo

La prima verrà realizzata all’interno dell’ex asilo di Mura in via IV Novembre, la seconda in alcuni spazi dell’ex nosocomio gestiti dalla Fondazione Richiedei.

Una Casa di Comunità e un Ospedale di Comunità vedranno la luce a Palazzolo
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Gli effetti della riforma sanitaria regionale si fanno sentire anche a Palazzolo: la città è stata scelta per ospitare una Casa di Comunità e un Ospedale di Comunità; la prima verrà realizzata all’interno dell’ex asilo di Mura in via IV Novembre, la seconda in alcuni spazi dell’ex nosocomio gestiti dalla Fondazione Richiedei. La notizia è stata riferita direttamente dal primo cittadino Gabriele Zanni in apertura del Consiglio comunale andato in scena martedì sera.

La comunicazione

«Asst Franciacorta ha individuato Palazzolo come sede di Casa di Comunità e chiesto all’Amministrazione di mettere a disposizione un’area, ossia una struttura per la realizzazione della stessa - ha spiegato il sindaco - Struttura che verrà interamente ristrutturata o realizzata a cura e spese dell’Asst con fondi derivanti dal Pnrr. Noi abbiamo dato la disponibilità dell’ex asilo di Mura».

Inoltre, con nota del 17 novembre inviata al Comune per conoscenza, l’Azienda socio sanitaria territoriale guidata dal direttore generale Mauro Borelli ha fatto presente di aver proposto ad Ats Brescia la realizzazione di un Ospedale di Comunità presso la struttura ospedaliera di Palazzolo.

«Proprio lunedì durante un Consiglio di Rappresentanza dei sindaci di Ats, aperto ai presidenti delle assemblee d’ambito, è stato confermato che la proposta che Ats presenterà, o ha presentato proprio oggi (martedì, ndr) a Regione Lombardia prevede la collocazione a Palazzolo sia di una Casa di Comunità che di un Ospedale di Comunità - ha concluso Zanni - Credo che siano due ottime notizie in termini di servizio per la cittadinanza e per i Comuni limitrofi».

L'ex Asilo di Mura
L'ex Asilo di Mura

Di cosa si tratta?

Il sindaco non è entrato nei dettagli della riforma ovviamente, ma è giusto spiegare di cosa si tratta.

Nello specifico, la Casa di Comunità è un centro in cui il cittadino potrà trovare risposta adeguata a un’ampia varietà di esigenze sanitarie o sociosanitarie. In queste strutture opereranno team multidisciplinari composti da medici di Medicina generale, pediatri, infermieri di comunità e di famiglia, specialisti, ma anche assistenti sociali. Un ruolo chiave sarà la presenza di poliambulatori e servizi per gestire la cura specializzata e l’assistenza ai malati cronici, ma l’elemento qualificante della nuova struttura sarà la realizzazione di un Punto Unico di Accesso sanitario e sociale in cui il cittadino sarà accompagnato nell’accesso ai servizi della rete territoriale. Ognuna di queste strutture dovrebbe coprire un bacino di circa cinquantamila persone e, la maggior parte, garantire una copertura sette giorni su sette, 24 ore su 24.

L’Ospedale di Comunità è una struttura residenziale sanitaria a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media o bassa intensità clinica e per degenze di breve durata.

L’Ospedale di Comunità va di fatto a colmare un buco tra le condizioni non acute ma con richieste assistenziali importanti (ricovero in strutture non ospedaliere) e quelle non acute con richieste assistenziali non importanti che vengono curate a domicilio.

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