Un quinzanese a Parigi: Fontana protagonista di una ristrutturazione nel cuore della capitale
Il restauratore ha da poco terminato un importante lavoro, ma le valige sono già pronte per un nuovo impegno

Lorenzo Fontana è quasi parigino dopo quattro mesi di intenso lavoro in un palazzo settecentesco privato che sorge proprio davanti all’Eliseo.
Da Quinzano a Parigi




"Sono stato proprio nel cuore della città, rue de Faubourg Saint Honorè, praticamente la via dove si concentrano tutti i negozi di alta moda e le gallerie d’arte, nel quartiere delle ambasciate - ha iniziato a raccontare - il mio meccanico ha fortuitamente indicato il mio nome all’autista di un’imprenditrice italiana che doveva restaurare un immobile nella capitale francese".
Così Fontana, decoratore e restauratore di Quinzano d'Oglio, ma solito a fare le valigie per lavoro, non è nuovo a imprese all’estero come Montecarlo in Costa azzurra, Gstaad in Svizzera, Estonia, Praga, solo per citare i più importanti, ha iniziato la sua avventura parigina.
"Ho restaurato l’intero contesto: i bagni, le maniglie delle porte, ad alcune mancavano le placche dorate delle serrature, io le ho disegnate in modo che si uniformassero a quelle esistenti".
Chiunque entrando in una sala non noterebbe la differenza. Pareti, soffitti, rivestimenti, e non parliamo di tinteggiare un muro, ma di decorarlo, stucchi, elementi figurativi e astratti, boiserie, tutto rigorosamente rispettando lo stile originale dell’edificio. Ma l’arte di Fontana non si è limitata a questo: l’antico letto, la libreria e molti dei complementi d’arredo esistenti sono stati portati a nuova vita e all’antico splendore dalle mani del restauratore.
"La sfida è stata soprattutto psicologia: riuscire a soddisfare le esigenze di una clientela molto esigente non è facile - ha sottolineato - del resto il mio è un lavoro di responsabilità: mettere le mani in contesti storici, prevede non solo una solida abilità tecnica, ma anche la profonda conoscenza del contesto in cui si lavora: lo stile, i materiali e molto altro".
Avventura conclusa con soddisfazione da entrambe le parti, anzi tanto la committenza è rimasta contenta che ha già chiesto nuovi interventi a Fontana.
Dalla Francia alla Calabria
Nel frattempo il nostro è impegnato in restauri a Brescia, ma non per molto, le valigie sono già pronte per la Calabria dove lo aspetta una nuova sfida a Rocca Imperiale: restaurare un antico soffitto dipinto interamente decorato, un’altra bella impresa, dato che non dovrà solo restaurare l’esistente, ma ricostruire quello che il tempo ha cancellato.
"Sono già stato in Calabria: nel meridione solitamente si usava dipingere la decorazione su una particolare carta incollata ad una tela di iuta - ha spiegato il decoratore - con il trascorre del tempo è facile immaginare come le infiltrazioni d’acqua abbiano deteriorato in maniera esponenziale l’intero apparato decorativo".
Praticamente il soffitto era come un enorme quadro in cui Fontana ha dovuto non solo restaurare, ma sostituire e integrare le parti ormai completamente compromesse. Ora Fontana dovrà affrontare un altro intervento di questo genere: in questo caso però il supporto ligneo della tela è irrimediabilmente danneggiato infatti è stato necessario sezionare l’intero soffitto in 40 tasselli che saranno riportati all’antico splendore e quindi riposizionati.
Restauratore, decoratore, ma molto altro, l’attività si sta evolvendo:
"Sto restaurando anche edifici contemporanei , come i cappotti, le tapparelle colpite dalla grandine, perché sempre più committenti cercano professionisti di fiducia capaci di risolvere un range molto ampio di problemi".
In poche parole la capacità di Fontana di intervenire su più contesti è la sua marcia in più. Ecco perché il suo intervento è sempre più richiesto in contesti anche molto differenti tra loro. Fontana si è formato all’Istituto d’arte Caravaggio di Brescia dove ha maturato una forte competenza nelle diverse tecniche artistiche, fondamentale per riuscire a dare voce alle proprie idee che da sempre ha avuto chiare e precise.
"Come qualifica sono un maestro d’arte - ha raccontato - il mio interesse è sempre stato nella decorazione murale e pittura su tela ma poi ho decisamente allargato il mio campo d’azione".
Talmente tanto che le sue competenze sono cresciute esponenzialmente permettendogli di entrare in contatto con diverse realtà e dedicarsi ad interventi sempre diversi, ma sempre di grande levatura.
"Ho iniziato dipingendo tele, motivi figurativi ispirati al rinascimento, poi temi astratti - ha continuato Fontana - per arrivare alla mia passione più grande che è la decorazione parietale, da qui molti committenti sono rimasti soddisfatti e ho iniziato ad occuparmi anche di complementi d’arredo. Vorrei fare un ringraziamento speciale all'architetto Pietro Saleri e al geometra Tiziana Azzanelli che mi hanno offerto grandi opportunità lavorative".
Dalla piccola Quinzano l’arte di Fontana ha toccato davvero tanti luoghi, in tutti ha lasciato un pezzettino di cuore, perché solo grazie ad una grandissima passione si raggiungono i risultati più alti.