11 novembre

"Un mantello per avvolgere il malato": è la Giornata Mondiale delle Cure Palliative

Per i 20 anni dell’Hospice di Orzinuovi arriva anche un nuovo appuntamento al Centro Culturale Aldo Moro

"Un mantello per avvolgere il malato": è la Giornata Mondiale delle Cure Palliative
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Quale migliore occasione se non quella dell’11 novembre, San Martino, o meglio la Giornata Nazionale delle Cure Palliative per riaccendere i riflettori sul tema e ricordare l’appuntamento "Inguaribile non significa incurabile" in calendario per il 22 novembre al Centro Culturale Aldo Moro di Orzinuovi.

Vent'anni di Hospice e la Giornata delle Cure Pallative

In occasione dei suoi 20 anni, infatti, l’Hospice di Orzinuovi ha deciso di celebrare questi due decenni di attività nel settore delle Cure Palliative ponendo attenzione sul tema attraverso una serie di incontri nati con l’obiettivo di fare luce su un argomento ancora sconosciuto e che spesso fa paura, ma solo perché poco noto. Questa, senza ombra di dubbio, è una realtà nella quale le Cure Palliative diventano un mantello che avvolge il paziente e i propri cari, proprio come dal termine "pallium". Un luogo dove ognuno possa sentirsi al sicuro, come a casa. Dove al primo posto non c'è la malattia, ma l’individuo con la sua dignità. Infine, è bene ricordare sempre che la differenza la fanno le persone. All’interno della struttura, infatti, si lavora sempre in equipe per garantire il miglior servizio.

Con il termine "Pallium£ si fa riferimento a un mantello che riscalda, che dà pace e ristoro. Proprio come quello che San Martino, da giovane soldato, divise a metà per aiutare un mendicante che si trovava in strada, sfinito dalla stanchezza e dal freddo. Anni dopo, quel mantello è diventato il simbolo delle Cure Palliative. Una metafora perfetta per rappresentare l’immagine della protezione e dell’abbraccio verso la persona sofferente.
Come già ribadito in occasione della prima serata, a maggio in Villa Mazzotti a Chiari, l’obiettivo delle celebrazioni di questo compleanno, infatti, è tanto semplice quanto necessario: fare emergere l’operato di una realtà piccola, ma neanche troppo, che nelle ultime due decadi ha saputo abbracciare al meglio il bisogno e le necessità della popolazione del bacino di utenza dell’Asst Franciacorta e di tutto il territorio circostante.

Le cure palliative

Ma cosa sono le Cure Palliative? Si tratta dell’insieme dei trattamenti rivolti ai malati, per lo più inguaribili, al fine di migliorare la loro qualità della vita, a ridurre il loro livello di sofferenza e dolore, accompagnandoli al meglio, non solo ma soprattutto all’approssimarsi del fine vita.
Una disciplina che «cura anche quando non si può guarire», anche attraverso la terapia del dolore (l’insieme dei trattamenti farmacologici finalizzati alla soppressione e al controllo del dolore).

Infatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità le Cure Palliative sono «un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicofisica e spirituale». Al contrario di quanto spesso si può pensare, le Cure Palliative affermano il valore della vita considerandone la morte come evento naturale: non prolungano ne abbreviano la vita del malato, provvedono al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi, tengono conto degli aspetti psicologici e spirituali e aiutano la famiglia del malato a convivere con la malattia e poi con il lutto.

L’Hospice di Orzinuovi

L’Hospice di Orzinuovi, per chi non lo sapesse, è un’unità di offerta socio sanitaria inserita nel contesto dell'ospedale di Orzinuovi, facente parte dell'Asst Franciacorta. Nella struttura, il rispetto delle abitudini del paziente è la prerogativa maggiore.

Lo scopo, invece, è quello di garantire la migliore qualità di vita possibile ai malati terminali attraverso una assistenza in grado di tenere sotto controllo il dolore e i diversi sintomi della malattia. Inoltre, viene prestata particolare attenzione alla rete socio relazionale e famigliare della persona, al fine di garantire una presa in carico globale del paziente e della famiglia, riguardo tutti i bisogni.

Ma non finisce qui, se così si può dire: il personale svolge anche attività ambulatoriale per prima visita di cure palliative e visita di controllo per esterni, attività di consulenza domiciliare e per tutti i presidi ospedalieri dell'Asst Franciacorta (i servizi sono interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale).
Insomma, non una struttura triste e cupa dove andare a trascorrere gli ultimi giorni della propria vita, come si potrebbe erroneamente credere, ma un luogo dove soddisfare i bisogni essenziali di ogni persona e tenerne controllati i sintomi per garantirne il suo benessere. Allo stesso tempo, l’Hospice, e soprattutto quello di Orzinuovi, è un posto dove si instaurano rapporti di fiducia con i membri dell’equipe che sono presenze spesso silenziose, che si prendono cura del paziente e dei suoi cari a tutto tondo, che operano per curare, ma anche per fare in modo che nessuno si senta solo e abbandonato. La loro forza? La sinergia. Ogni ruolo si concatena e rende necessario l'altro. Il medico, l'infermiere, l'assistente. Tutti sono indispensabili e collaborano attivamente per garantire cure e assistenza necessaria al paziente arrivato in un ambiente che risulta una sorta di «surrogato/prolungamento della propria casa».

L’evento a Orzinuovi

E se il 7 ottobre, nella Rocca di Orzinuovi, c’è stato un appuntamento per gli «addetti ai lavori», quello al Centro Culturale Aldo Moro sarà invece aperto a tutti.

La serata inizierà alle 20 con l’introduzione e i saluti delle autorità. Seguirà poi «Nella malattia posso decidere?», con l’intervento di Luciano Orsi, direttore scientifico della Rivista Italiana di Cure Palliative. In seguito toccherà a «Le Cure Palliative: dalla parte del malato» con la dottoressa Arianna Cozzolino, medico palliativista, membro del Comitato Etico di fine vita (Asst G.O.M Niguarda). Infine, «Riusciremo a morire in pace?», con la dottoressa Barbara Lissoni, psicoterapeuta, SC Cure Palliative, membro del Comitato Etico di fine vita (Asst G.O.M Niguarda). Spazio poi alla discussione. Non mancate: è necessario accendere i riflettori sulle Cure Palliative e su una realtà che, da vent’anni, accoglie e cura con dignità sino al fine vita.

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