Un asino da 110 e lode: Michelangelo si è laureato con una tesi sull’onoterapia

Un asino da 110 e lode? Non è uno scherzo, ma un modo simpatico per sintetizzare l’impresa di Michelangelo Baroni, che si è laureato in Graphic Design e Multimedia all’Accademia di Belle Arti LABA di Brescia con una tesi dedicata all’animale che in genere viene utilizzato come sinonimo di studente con scarso profitto: insomma, un somaro. “Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) in Italia: conquiste, potenzialità, limiti e prospettive con particolare focus sull’onoterapia”: questo il titolo dell’elaborato, che sfrutta appunto gli asini come collaboratori in terapia, in quanto animali “sollecitatori di relazioni”.

Un asino da 110 e lode

La ricerca, molto originale, oltre a smentire l’immaginario popolare che identifica l’asino come stupido e testardo (mentre in realtà incarna caratteristiche opposte), offre anche un’analisi approfondita della “pet therapy” sul territorio italiano.

“L’asino è un animale da secoli bistrattato e poco compreso, a cui va restituita finalmente dignità come eccezionale collaboratore negli interventi di IAA – ha spiegato Michelangelo Baroni - Nel 2019 il grande amore per gli animali e il desiderio di aiutare chi è in difficoltà mi ha portato a diventare volontario di Le Vie degli Asini, un’associazione di promozione sociale con sede a Ballino di Fiavè, in provincia di Trento, che promuove formazione, esperienze in cammino con gli asini e percorsi ludico-didattici a favore di persone con fragilità emotive, psicologiche, psichiatriche, disabilità e problemi comportamentali”.

Il lavoro, dal punto di vista scientifico, è stato indubbiamente apprezzato ed è valso a Baroni un 110 e lode: l’auspicio del giovane è che possa servire anche a riconsiderare gli asini, spazzando via gli stereotipi e riconoscendoli invece come animali empatici, curiosi e inclini alla relazione con l’essere umano.