Montichiari

“Un aiuto per la vita”: bilancio di una iniziativa solidale

Conferenza stampa con i vertici di Fondazione Spedali Civili Brescia, Asst Spedali Civili, BCC del Garda e Comune

“Un aiuto per la vita”: bilancio di una iniziativa solidale
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Mattinata di bilancio per l'iniziativa solidale di BCC del Garda che ha permesso alla Fondazione Spedali Civili Brescia di trasformare le donazioni in materiali sanitari nei giorni più difficili della pandemia.

290mila euro di solidarietà

Questa mattina nella sala convegni dell'ospedale di Montichiari è stato presentato il bilancio dell'iniziativa solidale “Un aiuto per la vita” attivata dalla BCC del Garda a sostegno dell'Asst Spedali Civili e in particolare del Presidio ospedaliero di Montichiari per far fronte alle necessità conseguenti all'emergenza causata dalla pandemia. Erano presenti Marta Nocivelli, presidente Fondazione Spedali Civili Brescia; Massimo Lombardo, direttore generale Asst-Spedali Civili; Franco Tamburini, presidente Banca di Credito Cooperativo del Garda; Paola Giansiracusa, direttore sanitario dell'ospedale di Montichiari e Marco Togni, sindaco della città. Dall'inizio della raccolta fondi ad oggi, 290mila euro si sono trasformati in macchinari, arredi, dispositivi di sicurezza per gli operatori sanitari e sono stati attivati progetti significativi che caratterizzano la struttura ospedaliera monteclarense oltre le necessità d'emergenza dettate dalla pandemia.

Le dichiarazioni dei protagonisti: Franco Tamburini e Marta Nocivelli

“Lo scorso anno, a inizio pandemia, abbiamo promosso l'iniziativa “Un aiuto per la vita” in collaborazione con la Fondazione Spedali Civili Brescia a sostegno dell’Ospedale di Montichiari – ha ricordato Franco Tamburini, presidente della Banca di Credito Cooperativo del Garda -. BCC del Garda ha fatto una donazione immediata di 50.000 euro, subito seguita da quella di Garda Vita (con altri 5.000 euro), ma oltre a ciò ha attivato un circuito virtuoso di solidarietà, condivisione e partecipazione collettiva tale per cui molti cittadini hanno raccolto il nostro appello e ad oggi sono stati elargiti 290mila euro”.

«In accordo con la direzione generale dell'Asst Spedali Civili e la direzione sanitaria del presidio – ha spiegato Marta Nocivelli, presidente di Fondazione Spedali Civili - sono state individuate 3 linee di intervento che avrebbero beneficiato della raccolta fondi. La Fondazione si è così incaricata di acquistare forniture per l'emergenza sanitaria in corso, per il blocco operatorio e per l'unità operativa di Medicina generale». Nell'immediatezza sono state comperate migliaia di mascherine FFP2, un migliaio di maschere per ventilazione CPAP, saturimetri, monitor, una sonda ecografica, un congelatore e una cappa a flusso laminare per il laboratorio di analisi. Per quel che riguarda il blocco operatorio sono stati riarredati i locali delle pre-sale, dell’interno sala e della sala pre-anestesia. E' stata installata una nuova colonna artroscopica per la Sala di Ortopedia e Traumatologia ed è stata sostituita la lavaferri indispensabile per la sterilizzazione degli strumenti. Infine, per poter migliorare e mantenere la qualità dell’attività della Medicina generale era necessario rinnovare i locali dedicati e implementare la dotazione con l’acquisizione di nuovi arredi. In particolare è stata creata una nuova organizzazione dei locali di lavoro condivisi (box medici-infermieri) rispettosi delle necessità di distanziamento sociale”.

Le dichiarazioni dei protagonisti: Massimo Lombardo, Paola Giansiracusa e Marco Togni

«In questi lunghi mesi di pandemia, i bresciani hanno dimostrato una generosa solidarietà, che ha permesso all’Asst Spedali Civili di fronteggiare l’emergenza con risorse adeguate, dando risposte tempestive a esigenze sempre mutevoli - ha ricordato il direttore generale dell'Asst, Massimo Lombardo -. Un segno concreto di questa generosità sono le donazioni dei cittadini del territorio monteclarense: per il tramite della BCC del Garda i fondi raccolti sono stati canalizzati su specifici progetti individuati dalla Fondazione Spedali Civili, in sinergia con la direzione medica del Presidio di Montichiari. Spaziano dalla fornitura di arredi, all’acquisto di strumentazione tecnologica: un ampio ventaglio di interventi che dimostra, ancora una volta, quanto la sinergia tra tessuto sociale, imprese e istituzioni sia la forza di questo territorio»

Paola Giansiracusa, direttore sanitario del Presidio Ospedaliero di Montichiari ha ricordato i “primi 100 giorni” della pandemia dello scorso anno in cui tutto il personale dell'ospedale è stato travolto dallo tsunami causato dalla diffusione del Coronavirus ma anche l'immediata solidarietà dei monteclarensi. “Ci sono arrivate vere e proprie carezze e attestazioni di vicinanza - ha detto - che ci hanno permesso di superare una fase davvero drammatica, giorni in cui mancava lo stretto necessario e aiuti come quelli arrivati da iniziative come “Un aiuto per la vita” sono state di enorme importanza. Per la seconda ondata della pandemia – ha sottolineato la dottoressa Giansiracusa - in sette mesi sono stati ricoverati 550 pazienti, praticamente lo spesso numero di pazienti dei 100 giorni della prima fase. Nella seconda fase, dal 27 ottobre al 7 maggio, abbiamo utilizzato per i malati di Covid 62 letti di degenza, senza più trasformare l'ospedale, garantendo così le prestazioni per i pazienti Covid e non. E' stata una sfida che l'ospedale di Montichiari ha vinto alla grande. Non abbiamo chiuso niente, né ambulatori, né sale operatorie, né l'attività di degenza. Voglio sottolinearlo perché per noi è stato uno sforzo importante e prolungato nel tempo, sette mesi sono tanto lunghi, mesi in cui tutto il personale ha dato dimostrazione di grande professionalità e abnegazione. Tutto il personale è stato vaccinato e non abbiamo più operatori che si ammalano di Covid. Ora l'ospedale è Covid-free”.

"Per quanto riguarda il nostro lavoro rispetto all'iniziativa “Un aiuto per la vita" – ha detto il sindaco Marco Togni – è stato soprattutto di contatto con i cittadini che ci chiedevano notizie rispetto all'effettivo utilizzo dei fondi per l'ospedale di Montichiari e ovviamente non abbiamo avuto alcun problema a confermare la bontà e la necessità di una donazione fatta attraverso un istituto bancario con cui il Comune ha uno strettissimo rapporto di collaborazione".

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