"Troppo oneroso": la banda molla la gestione del Teatro Mucchetti
Un calo del fatturato circa del 40%, nel solo 202, ha spinto il Direttivo del Corpo bandistico a chiedere al Comune di Adro la rescissione del contratto.
Il Covid, in quest’anno e mezzo, ha colpito tutti, anche le attività che sembravano andare a gonfie vele. E’ di pochi giorni fa infatti la delibera della Giunta di Adro con la quale si pone fine alla gestione del Teatro Mucchetti da parte del Corpo bandistico Giacomo Puccini di Adro.
La banda molla la gestione del Teatro Mucchetti
La struttura, che negli ultimi anni ha ospitato serate di ballo liscio, concerti, tributi, spettacoli, offrendo anche un eccellente servizio di ristorazione e pizzeria, purtroppo non è stata risparmiata dalla pandemia. Un calo del fatturato circa del 40%, nel solo 2020, ha spinto il Consiglio Direttivo del Corpo bandistico a chiedere al Comune la rescissione del contratto, concessa, vista la situazione, senza il pagamento di alcuna penale.
Una scelta che sicuramente non è stata presa a cuor leggero ma, come spiegato anche nella delibera, la situazione economica derivante dal Teatro, rischiava di compromettere anche le sorti del Corpo bandistico. Il Teatro Mucchetti è stato, per anni, punto di riferimento della “movida” bresciana, offrendo serate di ogni tipo ed accogliendo anche grandi nomi della musica italiana, tra i quali Ivana Spagna, Enrico Ruggeri e I Nomadi.
Certo, in molti ricorderanno anche le polemiche legate prima alla costruzione (di quello che da alcuni era stato definito addirittura un “ecomostro”), poi alla gestione e infine al disturbo della quiete pubblica che da esso derivava. Insomma, i pareri sul Teatro Mucchetti sono sempre stati contrastanti, c’è stato chi l’ha odiato e anche chi, forse la maggioranza, l’ha amato ma una cosa è certa: per qualche anno il “TM” ha rappresentato un punto di aggregazione e di svago importante e che ad Adro mancava da tempo. Non sono ancora chiare, ad oggi, le sorti dello stabile, entrambe le parti non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito. Non resta quindi che attendere quali saranno le modalità di assegnazione che l’Amministrazione sceglierà di attivare. La speranza è, ovviamente, che questa non sia la fine del Teatro Mucchetti.