Trent’anni alla Radiomobile di Chiari: il saluto a sirene spiegate per "Caccia"
Alessio Cacciatore, appuntato scelto qualifica speciale, è andato in pensione dopo una vita con gli stivali
di Chiara Balducchi
Una vita in prima linea, a bordo delle autoradio della Radiomobile dei carabinieri. Di notte e di giorno, non ci sono Natale, Pasqua o Capodanno che tengano. Sotto la pioggia battente o con il sole cocente, in inverno e in estate. "Questo lavoro è così: o lo ami o lo odi. Non c’è una via di mezzo. Un po’ come le ostriche. E io lo amavo, l’ho sempre amato".
Trent’anni alla Radiomobile di Chiari: il saluto a sirene spiegate per "Caccia"
Alessio Cacciatore, 60 anni compiuti lunedì 6 maggio, ha svestito i panni del radiomobilista per raggiunti limiti di età. Ma andare in pensione dopo 40 anni di servizio nell’Arma dei carabinieri, 36 dei quali con gli stivali sulle "gazzelle" del Norm, non è semplice.
Tornare alla vita normale non è facile – racconta con soddisfazione e nostalgia – Sono grato all’Arma e alla Compagnia di Chiari, dove sono arrivato 31 anni fa. Ho dato, ma ho anche ricevuto tanto. Io questo lavoro lo amavo, ed è per questo che ho continuato fino ai 60 anni. Sono molto soddisfatto e non nego che mi sarebbe piaciuto continuare. Ora devo abituarmi a questa nuova normalità.
Niente più notti, niente turni in quinta, niente più interventi tra la Franciacorta, la bassa bresciana e il lago d’Iseo.
Ho cercato di fare bene – spiega – Adesso devo cercarmi qualcosa da fare. Mi sembra tutto strano: ho consegnato distintivo, pistola, tesserino e manette all’Arma e ho regalato i miei stivali e i pantaloni della divisa ai colleghi più giovani.
Abiti e calzature "da battaglia" che ne hanno viste di cotte e di crude tra inseguimenti, furti, rapine, arresti. E quanti arresti.
Tutto è cominciato dopo il diploma di maturità: avevo vent’anni quando sono partito per fare il carabiniere ausiliario in provincia di Palermo – ricorda Cacciatore, originario di Aragona, sedici chilometri da Agrigento – Mi sono trovato bene e dopo un anno mi sono raffermato». La prima destinazione è stata Lucca, poi Portoferraio, all’isola d’Elba. Era la fine degli anni Ottanta e Cacciatore faceva l’autista sulle (oggi storiche) Alfa Romeo Giulia e Giulietta della Radiomobile. «Da quel momento sono rimasto alla Radiomobile per 36 anni.
E’ dopo aver conosciuto Brunella Nova, bresciana in vacanza all’Elba e insegnante prima in provincia e poi a Castrezzato, che Alessio Cacciatore ha chiesto il trasferimento in Lombardia. "Mi hanno destinato a Lodi per alcuni anni, poi mi sono spostato a Chiari nella primavera del 1993 perché a settembre di quell’anno mi sarei sposato". E qui "Caccia", come lo chiamano i colleghi, è rimasto per più di trent’anni, mentre all’isola d’Elba è tornato con la moglie e i due figli, Francesca e Andrea, qualche anno fa. "Abbiamo passato momenti belli, ma anche momenti brutti", sottolinea. Come l’inseguimento che costò la vita al carabiniere scelto Massimo Urbano il 7 marzo 2000.
La nascita di mia figlia Francesca mi ha salvato – racconta Cacciatore, che era il “coppio”, come si dice tra i radiomobilisti, di Urbano – Francesca doveva nascere il 18 marzo. Il 28 febbraio avevo fatto il pomeriggio con Massimo Urbano, che era mio autista. Nel tornare a casa a mia moglie si erano rotte le acque e l’avevo accompagnata in ospedale. Mia figlia è nata il 29 febbraio ed essendo la primogenita avevo preso alcuni giorni di ferie. La settimana dopo, alla stessa ora, l’incidente mortale che ha strappato la vita a Urbano.
Cosa è cambiato in trent’anni alla Radiomobile di Chiari?
Quando sono arrivato io era tranquillissima la Compagnia: andavamo nei parcheggi per vedere se c’erano auto che erano state scassinate da chi rubava sui veicoli in sosta – ricorda ancora - Poi le cose sono peggiorate. Abbiamo fatto tante operazioni antidroga, abbiamo preso qualche rapinatore, fatto diversi interventi per i furti. Eravamo una squadra di sei persone e facevamo la media di due o tre arresti al giorno. Chiari è sempre stata una delle Compagnie del comando provinciale che ha lavorato più di tutte. Non per niente i carabinieri di Chiari, quelli con gli stivali, sono conosciuti ovunque. Dai furti, alle rapine, alle liti, alle risse, la centrale ti chiama e fai il pronto intervento, cerchi di risolvere i problemi della gente, che non manca mai di ringraziarti e di lasciarti le vere soddisfazioni di questo mestiere.
Il saluto
Sabato mattina, a bordo della «Giulia 06» della Radiomobile di Chiari, l’appuntato scelto qualifica speciale Alessio Cacciatore è rientrato in caserma al termine del suo ultimo turno esterno. Ad aspettarlo, schierati sull’attenti nel piazzale del Comando compagnia, i colleghi del Norm e il comandante Luca Delli Zotti. Saluto militare a sirene spiegate. Sirene spiegate in segno di rispetto. Sirene spiegate per "Caccia".