Treni idrogeno: oggi a Iseo riunione tecnica e picchetto
Alle 16.45 il punto stampa per i giornalisti, mentre non ci sarà un’assemblea aperta ai cittadini. Per questo motivo Legambiente Basso Sebino ha organizzato un picchetto in piazza Garibaldi, chiamando a raccolta i residenti interessati dalla questione
Continua a far discutere il progetto H2IseO, che prevede la realizzazione di un impianto di stoccaggio e rifornimento per i treni a idrogeno che viaggeranno lungo la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. L’opera è stata appaltata per quasi 18 milioni di euro alla Siram Spa, società del gruppo francese multinazionale Veolia, che si avvarrà di subappaltatori. Le aziende, tra le quali anche una bresciana, avranno tempo circa 600 giorni per redigere il progetto esecutivo ed effettuare i lavori. Per l’impianto di produzione da combustibili fossili del carburante alternativo (che non è “verde” quindi, ma “grigio”), è in corso invece un’altra gara d’appalto.
Treni idrogeno: oggi a Iseo riunione tecnica e picchetto
Oggi pomeriggio, venerdì, a Palazzo Vantini è in programma una riunione tecnica con i sindaci coinvolti dal progetto, gli enti sovra comunali come la Comunità montana, Regione Lombardia e FerrovieNord. All'incontro a porte chiuse saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente, l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi, il presidente di FNM Andrea Gibelli, il direttore generale di FNM e amministratore delegato di Trenord Marco Piuri e il presidente di FerrovieNord Fulvio Caradonna.
In seguito verrà organizzato un punto stampa per i giornalisti, mentre non ci sarà un’assemblea aperta ai cittadini. Per questo motivo Legambiente Basso Sebino ha organizzato un picchetto in piazza Garibaldi.
“Chiederemo all'Amministrazione comunale e a FerrovieNord di spiegare ai cittadini le misure di sicurezza che si intendono adottare per la realizzazione dell’impianto in via Ninfea – ha dichiarato Dario Balotta, presidente del circolo di ambientalisti – Quasi duecento residenti hanno firmato una peitizione in cui chiedono di avere un incontro con l'Amministrazione per fare chiarezza sul progetto, che complessivamente è costosissimo. Per far viaggiare a idrogeno i treni lungo tra Edolo, Iseo e Brescia si parla di un investimento da 338 milioni di euro, di cui 58 milioni per i tre impianti di produzione dell’idrogeno tramite il metano di A2A e Snam”.
Della questione si è parlato anche nei giorni scorsi in Consiglio comunale.
“Taluni sostengono che in Conferenza dei Servizi il Comune di Iseo abbia approvato il progetto senza porsi domande sulla sicurezza dell'impianto – ha esordito l’assessore ai Lavori pubblici, Cristian Quetti - Fermo restando che la partecipazione limita la possibilità di esprimersi alle sole competenze per cui si è invitati, quindi nel caso del Comune di Iseo al fatto che le aree identificate fossero urbanisticamente compatibili con l'uso ferroviario, sono certo che gli ingegneri presenti e i rappresentanti del Comando dei Vigili del fuoco fossero adeguatamente preparati. La domanda che ci dovremmo porre alla luce delle 175 firme di residenti iseani è questa: la paura che si cela dietro alle polemiche scatenate contro l'Amministrazione Ghitti è effettivamente riconducibile alla sicurezza o a una mera narrazione ambientalista sulla tipologia di combustione?”.
Quetti ha riferito che durante la conferenza dei Serivzi le figure titolate ad esprimersi hanno equiparato l'impianto di Iseo a un distributore di benzina.
“Sotto il profilo della sicurezza è assodato che i requisiti e i parametri richiesti risultino soddisfatti – ha concluso - Spiace constatare come la contrarietà alla realizzazione del sito da parte di talune abitazioni adiacenti abbia generato paura e contrarietà al progetto. Per la richiesta dell'assemblea pubblica, invece, questa rimane a discrezione dell'ente promotore del progetto, cioè FerrovieNord, e non del Comune di Iseo. Confermiamo di aver provveduto a inviare all'ente attuatore tutta la documentazione consegnata dai cittadini”.