Trasporto pubblico, indetto sciopero studentesco per il 23 ottobre
L'Unione degli Studenti Bresciani ha condotto un'inchiesta alla quale hanno risposto oltre 1500 studenti.
L'unione Degli Studenti di Brescia ha svolto un'inchiesta a cui hanno risposto numerosi studenti bresciani.
Le motivazioni
Dopo aver notato delle problematiche macroscopiche nei mezzi di trasporto in tutta la provincia di Brescia, l’Unione Degli Studenti Brescia ha deciso di condurre un’inchiesta su come gli studenti bresciani si trovassero con l’attuale servizio - hanno spiegato - Di fronte alla criticità dei dati emersi è stato indetto per il giorno 23 ottobre uno sciopero studentesco, che si pone l’obiettivo di avere un incontro con gli enti responsabili dei trasporti pubblici per cambiare radicalmente la situazione attuale.
Cosa è emerso dall'inchiesta?
I dati forniti dall’inchiesta sono emblematici: su un totale di 1556 risposte ricevute il 62,5% afferma di aver sempre trovato i mezzi di trasporto affollati e 33,9% afferma di trovarlo spesso affollato, tant’è che più del 50% degli intervistati afferma di essere spesso impossibilitato a salire sul mezzo stesso.
È inaccettabile che la nostra sicurezza sia messa a rischio in questo modo ogni mattina, poche mattinate fa due ragazze hanno addirittura avuto un mancamento per quanto era stipato il mezzo - racconta Mara Voja del Liceo G. Bagatta - Situazioni di questo tipo si verificano costantemente, in città ma anche e soprattutto in provincia, e sono segno di una mancanza di interesse da parte delle istituzioni nei nostri confronti”.
Un altro dei tanti dati raccolti è che il 59,9% degli studenti afferma che la situazione dei trasporti pubblici è rimasta invariata rispetto all’anno scorso, mentre il 37,7% afferma che sia addirittura peggiorata.
Questi numeri dimostrano che c’è bisogno di un cambiamento immediato, che sarebbe dovuto avvenire già tempo fa - hanno tenuto a precisare - Non c’è più nessuna giustificazione: la presenza del Covid-19 persiste dal 2019 e ad oggi non è ancora stata trovata una modalità efficiente di gestione del servizio di trasporto.
L'appello agli enti pubblici
Chiediamo di essere ascoltati e soprattutto chiediamo un miglioramento del servizio dei mezzi di trasporto spiega Marta Stablum, studentessa del liceo De Andrè: è necessario rivolgere l’attenzione a questa situazione che sta diventando sempre più allarmante. Per questo motivo saremo in piazza Duomo la mattina del 23 ottobre, e richiederemo agli enti pubblici e privati che hanno competenza sulla questione un tavolo di confronto per poter cambiare concretamente la situazione. Siamo stanchi di ricevere promesse, ora vogliamo i fatti!