Nuove generazioni

"Tra Zenit e Nadir": il progetto per riabilitare i giovani che hanno commesso un reato

“In questo percorso i ragazzi hanno avuto l’occasione di confrontarsi con il tema della giustizia e di svolgere un’attività a beneficio della comunità"

"Tra Zenit e Nadir": il progetto per riabilitare i giovani che hanno commesso un reato
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"Tra zenit e Nadir", il progetto di ri - educazione promosso a Gussago.

"Tra Zenit e Nadir" a Gussago

L’assessorato alle politiche sociali del Comune di Gussago in stretta collaborazione con l’ufficio servizi sociali comunali, l’USSM (Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni) di Brescia e il servizio tutela minori dell’Azienda Speciale Consortile “Ovest Solidale” ha coinvolto un gruppo di ragazzi che avevano commesso un reato.

 

Questo percorso è nato all’interno del progetto “Tra Zenit e Nadir” e dalla sinergia tra le istituzioni, il Gruppo Sentieri (associazione di Gussago) e la cooperativa Il Calabrone che, attraverso la loro collaborazione hanno dato la possibilità ai ragazzi di fare un’attività a favore della comunità di appartenenza.

 

“Le pagine dei quotidiani spesso ci raccontano la cronaca di una sconfitta per tutti. Sì, proprio una sconfitta, perché quando si legge di reati commessi da ragazzi siano essi piccoli atti vandalici, reati più gravi, storie di dipendenze o violenza credo ci si debba interrogare su quale sia il disagio di questi giovani, cosa sbagliamo noi adulti e cosa possiamo fare per loro. È chiaro che un segnale forte va dato ed è giusto che non passi il messaggio dell’impunibilità, ma oltre a questo è importante continuare a sperare che questi nostri ragazzi da questa brutta lezione trovino la via del recupero e del riscatto. Purtroppo viviamo in un’epoca dove noi adulti spesso non siamo per loro dei grandi esempi, questi ragazzi spesso hanno alle spalle situazioni che certamente non li aiutano a crescere. Ecco, quindi, che ora non abbiamo più tempo, dobbiamo intervenire aiutandoli, perché dal male nasca il bene”.

Per questo l’assessore alle politiche sociali Nicola Mazzini e il Sindaco Giovanni Coccoli sottolineano come sia importante proporre dei percorsi di riscatto che aiutino i ragazzi a crescere e a capire i loro errori.

"La speranza è davvero che questi ragazzi, non solo abbiano capito la lezione, ma che possano essere di esempio e di aiuto a loro coetanei a non cadere negli stessi errori.”

 

“In questo percorso” - fanno emergere i volontari del gruppo sentieri - i ragazzi hanno avuto l’occasione di confrontarsi con il tema della giustizia e di svolgere un’attività a beneficio della comunità. Quando il Comune ci ha ingaggiato in questo progetto, come Gruppo Sentieri ci siamo sentiti sin da subito utili ed è stata un’esperienza molto gratificante per noi a livello associativo. L'uscita sui sentieri gussaghesi per apporre la nuova segnaletica realizzata insieme ai ragazzi ha rappresentato una bella occasione per noi per condividere con loro i sentieri del paese di cui ci occupiamo come gruppo di volontari. Inoltre, è un lavoro che sarà molto utile nel tempo anche per i futuri camminatori.”

 

La parola ai ragazzi

 

“Siamo un gruppo di 5 ragazzi e 1 ragazza, accomunati da un’amicizia e da interessi comuni, ma anche da alcune azioni fatte con un po’ troppa leggerezza che ci hanno portato ad affrontarne le conseguenze passando da un Tribunale. È per questo motivo che oggi raccontiamo una parte della nostra storia. Dopo due anni dal nostro reato abbiamo intrapreso, accompagnati da due educatrici della cooperativa il Calabrone, un percorso di riflessione su di noi e sulle conseguenze delle nostre scelte".

 

"All'inizio del percorso alcuni di noi erano tesi, un po’ preoccupati, altri non sapevano cosa aspettarsi. Non è stato facile, a distanza di tempo, ripercorrere quello che è stato, soprattutto quando ci si sente cambiati e diversi rispetto al passato. Non per tutti crescere è stato facile, l’adolescenza può essere un periodo difficile e a volte ci si sente soli nel doversi rialzare. Ripensando ad alcune scelte del passato non sempre c’era piena consapevolezza delle conseguenze, c’era anche un po’ di irresponsabilità e la mancanza di obiettivi non aiutava a mantenere la testa impegnata in qualcosa di buono. La proposta di fare un percorso di gruppo con lo scopo di realizzare un progetto sul nostro territorio è stata l’occasione per fare qualcosa di utile e di costruire ulteriori passi positivi per allontanarsi, segnare una distanza e un cambiamento rispetto al nostro reato".

 

"Abbiamo riflettuto sul fatto che le nostre azioni, nel bene e nel male, hanno sempre una conseguenza sugli altri e in questo senso abbiamo accresciuto la nostra consapevolezza rispetto a come i nostri comportamenti abbiano influito sulle nostre vite e su quelle degli altri. All'inizio c’era un po’ di rabbia e di svogliatezza, l’idea che fosse una punizione, ma accanto a queste sensazioni hanno preso sempre più il sopravvento la curiosità e la voglia di condividere con il gruppo un’esperienza positiva".

"Abbiamo accolto la proposta del Comune di collaborare con il Gruppo Sentieri per la realizzazione di alcuni cartelli di inizio percorso che abbiamo posizionato sul territorio di Gussago. Nel farlo abbiamo riscoperto il valore del fare le cose insieme, del collaborare con altre persone e anche l’utilizzo di alcuni strumenti che non avevamo mai utilizzato. Ci siamo impegnati, abbiamo messo in gioco la nostra creatività, la nostra praticità. Non sempre è stato facile conciliare gli impegni scolastici e di lavoro con questa attività, ma abbiamo sempre provato a trovare una soluzione per portare a termine al meglio il percorso. Fa uno strano effetto vedere sul territorio in cui abitiamo qualcosa realizzato da noi ed è stato significativo il fatto che, se inizialmente lo abbiamo fatto solamente per rispondere alla legge, strada facendo ci siamo resi conto che stavamo facendo qualcosa di bello e utile per il luogo in cui abitiamo".

 

"Se qualche ragazzo/a come noi stesse leggendo vorremmo dirgli/le:

-       ascolta gli adulti che possono essere per te un punto di riferimento, magari loro ci sono già passati e possono aiutarti ad evitare di fare errori;

-       tieniti stretto ciò che impari a scuola, sul lavoro, nelle relazioni;

-       scegli con attenzione e pensa alle conseguenze;

-       segui una passione, crea il tuo obiettivo, la tua direzione;

-       non farti influenzare dalle cose che ti fanno stare male e scegli anche in base a ciò che è giusto per te stesso. Se stai male trova il modo per sfogarti e affrontare in modo costruttivo i tuoi problemi: non avere paura delle cadute ti fanno conoscere meglio chi sei veramente".

 

"L’idea di condividere i pensieri di questo gruppo con la comunità di Gussago nasce dal fatto che riteniamo importante coinvolgere gli abitanti delle comunità nelle questioni di giustizia. Ogni reato ha delle conseguenze sulle persone e nei luoghi in cui avviene, ma ciascuno di noi può fare la differenza: la possibilità di andare oltre allo sbaglio, di rimediare. I poli opposti, tra Zenit e Nadir, consentono di vedere nuovi orizzonti".

 

 

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