Tra "Robotica e didattica" è arrivato Astorino
Martedì sera la presentazione all’Istituto salesiano di San Bernardino dove l’innovazione è «entrata in classe» con un nuovo acquisto
Innovazione e tecnologia a fianco della tradizione didattica dell’istituto paritario San Bernardino di Chiari.
Tra "Robotica e didattica" è arrivato Astorino
"Robotica e didattica" è stato infatti il titolo della conferenza tenutasi martedì sera presso l’istituto, dove è stato presentato il nuovo acquisto della scuola: il robot Astorino. È con uno sguardo al futuro che la scuola ha deciso di attrezzarsi di un robot educativo che a tutti gli effetti emula un robot industriale.
Gabriele Facchetti, preside della scuola secondaria di secondo grado, come moderatore della serata ha introdotto il direttore dell’Opera salesiana don Eugenio Riva che ha evidenziato:
Con questa scelta ci mettiamo in continuità con i desideri di Don Bosco di essere al passo coi tempi e introdurre ai giovani il beneficio del progresso, ricordando però sempre che “La scienza e la tecnologia non devono essere il focus, i nostri giovani lo sono, e questo strumento è un mezzo per prepararli al mondo di oggi”.
Astorino è un braccio robotico con diversi accessori, si muove con gli stessi gradi di libertà di un robot industriale, ma soprattutto viene programmato con lo stesso linguaggio di alto livello che viene utilizzato nel mondo del lavoro. Un robot come questo non era presente sul mercato finché Kawasaki Robotics l’ha creato, e Dario Daprà, responsabile di Astorino Italia, ha spiegato le sue caratteristiche principali: tante delle componenti del robot sono in plastica stampata 3D (tecnica che permette di ridurre i costi di produzione e quindi di fornire alle scuole un prodotto valido a prezzo contenuto), è un robot sicuro e quindi utilizzabile senza rischio di incidenti, e le sue componenti sono facilmente sostituibili in caso di rottura.
Il professor Lorenzo Salvoni, preside della scuola secondaria di primo grado e coordinatore dei progetti PNRR, ha seguito l’acquisto di Astorino aderendo ai fondi messi a disposizione appositamente per le scuole paritarie. Nella fattispecie il bando rientra nella categoria delle materie STEM (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche) e prevede anche una presenza minima di studentesse femmine auspicando di conguagliare le quote di genere in queste discipline.
Sarà Helenio Savoldini, vicepreside dei licei e professore referente del progetto robotica, a inaugurare il corso con partenza a gennaio che prevede delle ore extracurricolari ad adesione libera con gli studenti del triennio che vogliono approfondire la programmazione di Astorino, anche se qualche studente particolarmente appassionato ha già fatto qualche tentativo. Il professor Savoldini ha sottolineato l’importanza di avere uno strumento del genere anche in un liceo, perché al termine della scuola secondaria spesso gli studenti intraprendono percorsi universitari come quello ingegneristico, medico, ma non solo, in cui la digitalizzazione e l’automazione regneranno sempre più. È bene quindi mostrare il funzionamento di queste macchine sì in piccolo ma in modo realistico fin da subito a questi ragazzi.
Astorino non è l’unico strumento che ha la scuola, diversi studenti delle scuole medie si sono infatti cimentati nella programmazione di Arduino o nella comprensione del corpo umano con modelli tridimensionali a disposizione degli stessi. Savoldini ha ringraziato le realtà aziendali con cui si è interfacciato e le persone con cui ha avuto a che fare come Angelo Bonotti, commerciale estero di Tiesse Robot, anch’esso presente alla serata. Anche l’assessore Silvia Ghilardi si è complimentata con l’istituto per i progetti avanguardistici che danno lustro alla città di Chiari e al territorio.