Chiari

Torna il bando "Abitare" per aiutare i giovani a diventare autonomi

Un'importante progetto dell’Amministrazione Vizzardi per aiutare giovani e famiglie a ottenere l’indipendenza abitativa restando nella loro città, Chiari.

Torna il bando "Abitare" per aiutare i giovani a diventare autonomi
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Torna per la quarta edizione il bando «Abitare: una casa da ragazzi»: l’importante progetto dell’Amministrazione del sindaco Massimo Vizzardi per aiutare giovani e famiglie a ottenere l’indipendenza abitativa restando nella loro città, Chiari.

Torna il bando "Abitare" per aiutare i giovani a diventare autonomi

Infatti, dopo le edizioni del 2019, 2020 e 2021, anche per il 2022 il Comune stanzierà una somma destinata al sostegno degli affitti: nello specifico, si tratta di 16mila euro che andranno a coprire le esigenze di quattro nuclei famigliari per due anni.

Come funziona

Il progetto si rivolge ai giovani clarensi - single, coppie, famiglie - di età compresa tra i 22 e i 35 anni (compiuti) che intendono scindersi dalla famiglia d’origine e costituire il loro nuovo ed autonomo nucleo familiare. Nello specifico, il bando erogherà un contributo di 2mila euro all’anno per un periodo di due anni a decorrere dalla sottoscrizione del contratto di affitto, oltre ad un fondo di garanzia a favore del proprietario in caso di mancato pagamento dell'affitto pari a tre mensilità. Un modo concreto per sostenere i giovani nel loro percorso di emancipazione ed autonomia, che in queste tre edizioni passate ha già aiutato con successo molti clarensi a crearsi la propria indipendenza.

Le proprie candidature potranno essere inviate fino al 28 dicembre: tutte le informazioni si troveranno sul sito e sui canali social del Comune, nonché allo Sportello Informagiovani, che si trova nella Biblioteca Comunale Fausto Sabeo (mercoledì dalle 15.30 alle 17.30 e sabato dalle 10 alle 12; informagiovani@comune.chiari.brescia.it).

Gli interventi

Primo ad intervenire è stato proprio il primo cittadino, Massimo Vizzardi.

Vi è un problema reale e sentito dalle nuove generazioni: il non vivere da soli spesso non è una scelta di comodo ma una necessità a causa del caro vita e della difficoltà nel mantenersi con i primi stipendi e le peripezie lavorative che, soprattutto per i più giovani, corrispondono a precariato e forme contrattuali discutibili. L’Amministrazione per il quarto anno di fila investe anche così sia sulla città sia sui giovani cittadini. Estendere la possibilità di  raggiungere un’autonomia economica aiuta a livellare le disuguaglianze.

La parola è poi passata all'assessore alle Politiche giovanili, Chiara Facchetti.

Oggi i giovani rimangono a vivere presso la famiglia di origine per molto più tempo rispetto alle generazioni precedenti, anche perché spesso la loro realtà è caratterizzata da una precarietà lavorativa che rende difficile la possibilità di definire una vita autonoma. Perciò come Amministrazione abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per dare una risposta alle esigenze di questa parte della nostra cittadinanza: il successo di questa iniziativa dimostra che stiamo andando nella giusta direzione e vogliamo proseguire su questa strada.

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