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Terzo giudizio a favore per Valeria Arzenton

Soddisfatta la fondatrice del Gruppo Zed che gestisce il prestigioso Gran Teatro Morato

Terzo giudizio a favore per Valeria Arzenton
Attualità Brescia, 02 Febbraio 2023 ore 18:37

Arriva il terzo giudizio a favore per Valeria Arzenton, socia fondatrice del Gruppo Zed che gestisce il prestigioso Gran Teatro Morato, nel lungo contenzioso legale che vede l’imprenditrice dello spettacolo dal vivo contrapposta a TicketOne.

Nuovo provvedimento favorevole per Valeria Arzenton

Un nuovo provvedimento favorevole si è aggiunto a quelli già pronunciati nelle sedi penali e civili del Tribunale di Milano, questa volta relativamente alle querele per diffamazione sporte da TicketOne nei confronti della Arzenton a seguito delle dichiarazioni rese da quest'ultima a Striscia la Notizia nell’aprile del 2019. Dal documento, che mette fine alla vicenda giudiziaria penale, si rileva ancora una volta la correttezza dell’operato del Gruppo Zed e della Arzenton in particolare, i quali si riservano di avviare azioni per il risarcimento dei gravi danni economici e morali subiti nel corso di questi anni a causa delle condotte poste in essere dalla multinazionale. Il GIP di Milano, infatti, ha nuovamente disposto l'archiviazione del procedimento a carico della fondatrice di Zed per il reato di diffamazione contestatole da TicketOne, rilevando che le dichiarazioni rese dalla Arzenton non avevano carattere diffamatorio in quanto riportavano fatti realmente accaduti. Lo stesso Consiglio di Stato, ad ottobre 2022, aveva rilevato che "le azioni di ritorsione e boicottaggio poste in essere nei confronti dell'operatore Zed … ben possono integrare autonome fattispecie di illecito, se del caso, perseguibili sia dall'Autorità … sia dalla stessa società lesa". Sull’illegittimità di alcun comportamenti messi in atto dalla TicketOne si è espressa di recente anche la Corte di Appello di Milano, che ha condannato la multinazionale a rimborsare ad una società amministrata dalla Arzenton somme indebitamente trattenute negli anni a titolo di aggi. "Non mi arrendo - ha dichiarato la Arzenton, annunciando nuove azioni legali - andrò avanti finché non avrò ottenuto piena giustizia”. (Comunicato stampa).

 

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