Tecnica 38: uno spazio per "costruire relazioni"
La sede ospita il progetto di Comunità Fraternità per l’inserimento lavorativo degli svantaggiati
Uno spazio per promuovere l’inclusione e l’integrazione socio lavorativa «di chi viene lasciato ai margini», costruendo opportunità e soprattutto relazioni.
Tecnica 38: uno spazio per "costruire relazioni"
Gli obiettivi di «Lavori in corso», il nuovo progetto targato Comunità Fraternità che ha preso il via nella sede di Tecnica 38 Lograto, inaugurata venerdì in via Rudiana. Il programma, frutto della sinergia tra pubblico e privato e realizzato con la partnership della Fondazione Comunità della Pianura Bresciana, di Solco e di Inchiostro, mira aiutare i giovani svantaggiati e i fragili ha trovare la propria dimensione nel complesso mondo del lavoro tramite un laboratorio e percorsi di inclusione attiva e di inserimento, mettendoli in filiera con quelli già gestiti dalle cooperative parte del progetto e coinvolgendo direttamente gli utenti in modo che possano sperimentare tecniche e manualità.
Perché a Lograto?
Nel laboratorio vengono realizzate piccole commesse, senza alcun obiettivo di produttività ma il più concrete possibile per permettere alle persone di acquisire competenze ma anche fiducia in sè stesse: il punto da dove partire per fare un vero inserimento lavorativo e per questo chiediamo il supporto anche delle aziende e agli imprenditori del territorio,
ha spiegato Alberto Festa, presidente di Comunità Fraternità, che alla luce dei risultati ottenuti con Tecnica 38 Travagliato ha deciso di portare questa esperienza su un nuovo territorio. Perché a Lograto?
Si trova a pochi chilometri ma insiste su un ambito diverso, sprovvisto di opportunità di questo tipo. Qui possiamo intercettare persone e aiutarle a raggiungere un’autonomia, innescando un processo per diventare cittadini attivi e raggiungere una normalità che si spera sempre di poter mantenere.
"Lavori in corso", che non solo si propone di supportare i ragazzi con disabilità nel passaggio dalla scuola al lavoro, valorizzando i loro interessi e potenzialità, ma offre anche un sostegno alla famiglie degli utenti indirizzandole verso i servizi del territorio. Dietro il progetto c’è il sostegno economico di Regione Lombardia, che venerdì era rappresentata dall’assessore Simona Tironi, e dal contributo della Congrega della Carità Apostolica di Brescia.