A Roma

Taglio fondi al Tpl e ricadute sulla metropolitana di Brescia: 13 associazioni di categoria scrivono alla Camera dei Deputati

“Vi scriviamo a nome delle oltre 38.800 aziende che assicurano occupazione a 290.612 persone"

Taglio fondi al Tpl e ricadute sulla metropolitana di Brescia: 13 associazioni di categoria scrivono alla Camera dei Deputati
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Taglio fondi al Tpl e ricadute sulla metropolitana di Brescia: 13 associazioni di categoria scrivono alla Camera dei Deputati.

Taglio fondi al Tpl: la lettera arriva a Roma

A seguito delle recenti ipotesi legate al taglio di fondi per il Trasporto Pubblico Locale con ricadute sulla metropolitana di Brescia, 13 associazioni di categoria bresciane hanno inviato ieri (mercoledì 20 novembre 2024) una lettera alla V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati.

Le associazioni coinvolte

Le 13 associazioni coinvolte sono: ANCE - Collegio Costruttori Edili, Associazione Artigiani di Brescia e Provincia, Assopadana, CIA Confederazione Italiana Agricoltori - CAF - CAA - INAC – ANP, CNA Artigiani Imprenditori d'Italia – Brescia, Coldiretti Brescia, Confagricoltura Brescia, Confapi Brescia, Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, Confcommercio Brescia, Confesercenti della Lombardia Orientale, Confindustria Brescia e FAI – Associazione Provinciale di Brescia.

“Vi scriviamo a nome delle oltre 38.800 aziende che assicurano occupazione a 290.612 persone. Siamo estremamente preoccupati per l’ipotizzato taglio di 1 milione di euro dei fondi del Trasporto Pubblico Locale a supporto di un’infrastruttura strategica di mobilità urbana nella nostra città capoluogo, con evidenti ricadute negative per tutto il territorio bresciano – spiegano le Associazioni –. Penalizzare un sistema infrastrutturale di mobilità a guida completamente automatica che presenta una lunghezza complessiva, in ambito urbano, di circa 18 km, con 23 stazioni, che assicura il collegamento nord-sud-est della città, è una scelta inopportuna, contraria per ricadute alla ricerca di soluzioni sempre più virtuose dal punto di vista ecologico-ambientale.”

“Un’opera di tale valenza non solo qualificherebbe in ottica ambientale la città, ma ne assicurerebbe una significativa riqualificazione a beneficio dell’intera comunità locale e quindi una facilitazione per la mobilità dei collaboratori delle nostre attività – prosegue la lettera –. Seppur sia palese la necessità di recuperare risorse pubbliche per necessarie coperture del Bilancio statale 2025, non possiamo condividere un simile taglio, perdipiù a fronte di una Convenzione in essere tra Comune e Stato che di fatto garantiva la piena realizzabilità dell’opera. È con tutta evidenza un taglio lineare, che non ha nei presupposti un’attenta analisi della valenza reale dell’infrastruttura da finanziare.”

“La nostra richiesta, pertanto, è che grazie alla Vostra sensibilità e al Vostro senso di responsabilità venga ripristinata l’effettività della Convenzione in essere, assicurando lo stanziamento previsto di 1 milione di euro, anche per evitare che il Comune si veda costretto ad intervenire sul proprio bilancio per recuperare le risorse statali, di fatto garantite dalla Convenzione in essere, venute meno.”

 

 

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