Syria Gaibotti sul palco dell’Ariston per "Fatti rimandare dalla mamma"
Nel 60esimo compleanno del brano, la ballerina ha preso parte alla performance omaggio al Festival di Sanremo

Da Chiari a Sanremo, direttamente sul palco dell’Ariston. In occasione dei sessant’ani di "Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte" Gianni Morandi ha proposto al Festival una versione «2.0» insieme a un brillante Sangiovanni.
Syria Gaibotti sul palco dell’Ariston
Il direttore artistico Amadeus ha definito la performance «uno dei momenti più attesi dell’anno, volto a celebrare una delle canzoni più cantate e amate di tutti i tempi». E, su quel palco, c’era anche Chiari. Tra i ballerini che hanno animato lo show, infatti, c’era la 20enne Syria Gaibotti.
Parlaci un po' di te.
Mi chiamo Syria Gaibotti, sono una ragazza di 20 anni e studentessa al secondo anno dell’Accademia Bounce Factory Dance Studio Milano di Milano.
Come è nata la passione per il ballo e come l’hai coltivata?
Da sempre ho una passione smisurata per la danza. In passato ho praticato altri sport come ginnastica artistica, nuoto e pallavolo, ma nulla è mai stato come la danza che non è solo uno sport, ma una vera e propria arte. Una volta che ti prende non ti lascia più andare, e così è stato per me. Ho studiato in varie scuole, a Cologne, Bergamo, Chiari (a Danza Studio) e ritengo sia fondamentale per la propria crescita personale e artistica viaggiare e studiare con quanti più insegnanti possibili.
Come è arrivata l’opportunità di esibirsi all’Ariston?
L’opportunità di ballare sul palco del teatro Ariston mi è stata data grazie alla coreografa Alessandra Valenti, che si è rivolta al direttore dell’Accademia in cui studio, Marco Cascella, quindi il ringraziamento va a loro due, oltre che ai costumisti, truccatori, l’assistente coreografo Marco Zanchetta e ovviamente alla Sony Music Italy e Rai1 che mi hanno permesso di esibirmi in «Fatti rimandare dalla mamma a prendere il latte» di Gianni Morandi con Sangiovanni.
Ti era mai capitato di esibirti su un palco o in circostanze così importanti?
Ho avuto la fortuna di lavorare anche in altri contesti importanti: a metà dicembre 2022 c’è stata l’apertura del primo store «Jordan» al mondo proprio a Milano e ho avuto occasione di poter esibirmi per questo evento e per l’artista di fama mondiale Teyana Taylor. I miei compagni ed io abbiamo lavorato anche per l’evento del 70esimo anniversario del brand di «Moncler», che ha organizzato uno show di altissimo calibro in piazza Duomo, per il brand Boss, per Samsung, per XFactor Italia e altri ancora.
Che emozioni hai provato? Come ti sei sentita?
Esibirsi su un palco così importante e storico è un’emozione indescrivibile. Occasioni del genere ripagano di tutti gli sforzi e sacrifici che hanno portato a quel momento pieno di soddisfazione e gioia, condiviso con i miei compagni. È stata una grande soddisfazione. Inoltre realtà come questa stanno cambiando la percezione del ballerino qui in Italia, che, per fortuna, sta iniziando ad essere riconosciuto con maggiore valore, e non parlo solo di ballerini classici. Sicuramente tutto ciò è anche il risultato di un certo lavoro su me stessa, di sacrifici e determinazione e impegno, ma uno dei sentimenti principali risultati da questa opportunità di Sanremo è la gratitudine: la realtà dell’Accademia Bounce Factory Milano diretta da Marco Cascella dà modo a noi giovani ballerini di farci spazio in contesti importanti e di approcciarci anche a quello che in futuro sarà la nostra vita quotidiana, lavorando «sul campo» di ciò che, almeno personalmente, sogno da una vita.
Cosa c’è nel tuo futuro?
In futuro, una volta finita l’accademia, sogno di poter continuare a studiare e apprendere sempre di più, continuando a lavorare facendo ciò che amo e ciò che sono, una ballerina. Sogno di potermi continuare ad esibire in vari contesti e perché no, magari un giorno di insegnare ciò che ho imparato nel mio percorso.
Ecco alcuni scatti


