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Sulle orme di Santa Giulia, il cammino che parte da Livorno e arriva a Brescia per valorizzarne territorio e storia

Il Cammino di Santa Giulia è una grande occasione per tanti piccoli centri della Bassa desiderosi di rientrare in percorsi ciclo pedonali che possano portare ad una nuova fruizione degli angoli più suggestivi delle Terre Basse.

Sulle orme di Santa Giulia, il cammino che parte da Livorno e arriva a Brescia per valorizzarne territorio e storia
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Nel lontano 762 d.C, per il volere di Ansa, moglie del re longobardo Desiderio, ci fu la traslazione del corpus Sanctae Iuliae.

Da questo fatto storico, nasce nel 2017 l’associazione «Il Cammino di Santa Giulia» che persegue lo scopo di progettare, realizzare e gestire un itinerario storico, naturalistico, spirituale che vuole evocare l’antico tragitto delle spoglie di Santa Giulia attraverso i luoghi di culto a lei dedicati in un percorso che parte da Livorno fino ad arrivare a Brescia.

Il progetto

L’associazione «Il Cammino di Santa Giulia» è stata voluta dall’ex sindaco di Buti (Pisa) Alessio Lari, per interessamento del padre Franco, ufficializzata in un convegno al Teatro Francesco di Bartolo il 27 maggio del 2017, ha ottenuto il riconoscimento dall’Arciconfraternita di Santa Giulia e del Santissimo Sacramento, una delle più antiche congregazioni di laici fondata nel XIII secolo nell’antica Liburna, oggi Livorno, di cui la Santa è patrona.

 

"Il culto di Santa Giulia è molto sentito, anche in ambito ortodosso – ha raccontato Carlo Picchietti vice presidente dell’associazione – Il nostro obiettivo è di proporre un itinerario, che ricalca la sentieristica già esistente, evocativo della traslazione che comprende 15 tra chiese e pievi dedicate al culto della Santa".

Il territorio interessato

Un cammino interregionale dove al valore spirituale del pellegrinaggio si affianca anche la bellezza dei paesaggi che attraversa, mare, appennini, pianura, senza tralasciare l’importanza dei luoghi storici che raccontano una storia antica di fede e devozione. Le fonti raccontano che Giulia sia nata nel 439 a Cartagine da una famiglia ricca, fatta schiava si rifiutò di rinnegare la religione cristiana a favore degli dei pagani, per questo fu martirizzata tramite crocifissione. Successivamente alcuni monaci dell’isola della Gorgona, avvertiti in sogno del martirio, recuperarono le spoglie mortali portandole alla Gorgona. Una storia affascinante e suggestiva che ancora oggi ispira molta devozione. Affascinante e suggestivo è anche il simbolo che l’Associazione «Il Cammino di Santa Giulia» si è dato: una colomba che ricalca quella ritrovata su una lamina bronzea nella sepoltura di un cavaliere longobardo, datata al VII secolo, ritrovata innanzi alla più antica chiesa di Lucca dedicata a Santa Giulia.

"In Toscana sono 16 i Comuni che hanno aderito al Cammino di Santa Giulia con delibera comunale – ha continuato Picchietti – In Emila 23, mentre la Lombardia fa la parte del leone con ben 39 amministrazioni".

La Lombardia crede in questo progetto, tanto che nel 2019 il Cammino è stato inserito in una rete di 12 itinerari selezionati dal progetto LinC (Lombardia in Cammino), con il partenariato del Touring club italiano, il quale ha persino realizzato una applicazione chiamata «Cammini di Lombardia», oltre ad una guida cartacea pubblicata sia in italiano che in inglese. Sempre più negli ultimi anni ha suscitato interesse una nuova forma di turismo, fatta da ritmi lenti e riscoperta di luoghi lontani dalle tradizionali mete, ma non per questo privi di fascino, storia e arte. Il Cammino di Santa Giulia è una grande occasione per tanti piccoli centri della Bassa desiderosi di rientrare in percorsi ciclo pedonali che possano portare ad una nuova fruizione degli angoli più suggestivi delle Terre Basse.

L'articolo completo co ulteriori dettagli nel numero di ManerbioWeek in edicola da venerdì 22 aprile.

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