Palazzolo sull'Oglio

Sul lungofiume "Tina Anselmi" si respira aria di libertà e lo spirito della Resistenza

Partigiana e ministro, "si battè per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne" e non verrà mai dimenticata

Sul lungofiume "Tina Anselmi" si respira aria di libertà e lo spirito della Resistenza
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Il lungofiume di Palazzolo, da oggi, porta il nome di Tina Anselmi: sabato mattina, alla presenza delle autorità civili e religiose, delle scuole e delle associazioni, è stata svelata la targa dedicata alla partigiana e prima donna ministro della Repubblica Italiana.

Sul lungofiume "Tina Anselmi" si respira aria di libertà e lo spirito della Resistenza

Il luogo scelto (il camminamento sulla sulla sponda sinistra del fiume Oglio, antistante il Municipio) non è stato casuale: il nome di Tina Anselmi è «fiorito» vicino al movimento della Resistenza, all’albero dedicato alla pace e alla via del sentiero della costituzione.

Un’area verde di passaggio e di passeggio nei pressi del centro, vicino ai monumenti della memoria dove si possono incontrare persone e famiglie che sono l’espressione viva di una comunità e una città. Questo perché Tina Anselmi ha avuto una vita di impegno pubblico nell’interesse della nazione, oltre i particolarismi e localismi, sempre a coraggiosa difesa della costituzione repubblicana e antifascista, contro ogni deviazione autoritaria per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne, per la conquista del diritto alla salute per tutti.

E' quanto ha specificato il sindaco Gianmarco Cossandi, presente all’inaugurazione assieme alla Giunta.

La cerimonia, presentata da Francesco Pagani dell’Anpi di Palazzolo (che ha illustrato vita e impegni politici della donna) è stata promossa dall’associazione Partigiani in collaborazione con Fondazione Cicogna Rampana, Biblioteca Civica Lanfranchi, Ekologia Italica, Il Club, Pensionati e Rete di Daphne. Presente alla manifestazione anche Alvaro Peli, presidente dell’associazione Fiamme Verdi, e Roberto Tagliani, presidente della Federazione Nazionale volontari della libertà, che si è rivolto con riconoscenza ai numerosi giovani presenti, studenti delle scuole palazzolesi.

Non è scontato che ad una cerimonia ci sia una partecipazione così densa di ragazzi - ha specificato Tagliani, facendo riferimento proprio alla loro età, non troppo distante da quella di Tina Anselmi quando assistette al gesto di violenza che le ispirò quel sentimento di rivalsa - Aveva 17 anni quando fu portata su una strada con molte piante dove vide i corpi di 31 ragazzi impiccati.

Un momento drammatico della storia del nostro paese che le ha fatto comprendere come «per cambiare il mondo bisogna esserci»: questo il celeberrimo motto e manifesto politico della donna.

Due studentesse dell’istituto Marzoli, Wapa e Federica, sono intervenute a nome di tutti gli studenti della città di Palazzolo facendo un ringraziamento postumo a Tina Anselmi e uno speciale alle donne presenti nell’Amministrazione comunale.

Essere liberi non è una cosa interessante ma diventare libere è una cosa celeste,

hanno esordito davanti a tutti.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione della targa da parte di don Gigi Moretti e con il canto dell’inno nazionale da parte di tutti gli intervenuti.

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