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Strada della Forra: attesa per marzo la relazione sulla frana

Questa mattina si è tenuto l'incontro tra la Provincia di Brescia e il comune di Tremosine

Strada della Forra: attesa per marzo la relazione sulla frana
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Strada della Forra: attesa per marzo la relazione sulla frana.

Relazione sulla Forra attesa per la prima settimana di marzo

Questa mattina (venerdì 2 febbraio 2024) si è tenuto un incontro di aggiornamento tra la Provincia di Brescia, rappresentata dal Consigliere delegato a Strade e Lavori Pubblici, Paolo Fontana, e il comune di Tremosine, rappresentato dal sindaco Battista Girardi.

Quasi completata la fase conoscitiva

Nei giorni scorsi lo Studio di geologia incaricato dalla Provincia di Brescia ha svolto una ulteriore campagna di monitoraggio della falesia mediante calate sulla parete esterna della frana. Gli accertamenti diretti hanno potuto confermare quanto già valutato con i droni, cioè la presenza di elevati volumi con instabilità che devono essere monitorati lungo la parete a sud della galleria e nella parte centrale del coronamento di frana. La fase conoscitiva è quasi completata e tra 15 giorni verrà presentata una prima relazione sulle aree centrali e a sud della galleria. Entro la prima settimana di marzo verrà presentata una relazione sulla frana nel suo insieme, al fine di completare la fase conoscitiva. Nel frattempo è in corso l'attività tecnica di individuazione delle tipologie di monitoraggio da impiegare e della posizione di installazione rispetto ai piani di scorrimento e rispetto alle instabilità. Tali sistemi di monitoraggio verranno inseriti sia in galleria che all'esterno. I monitoraggi esterni saranno posizionati mediante ulteriori calate e saranno costituiti da estensimetri a base singola o multipla inseriti nella roccia e fessurimetri a barra in acciaio da posizionare a cavallo delle fessure.

La storia

La storia della Strada della Forra inizia nel 1889, anno in cui venne ideato il primo progetto. Prima di allora le persone arrivavano a Tremosine sul Garda esclusivamente a piedi, tramite il sentiero Porto Pieve ed altre stradine secondarie mentre le merci raggiungevano Pieve con una rudimentale teleferica. Il progetto fu fortemente voluto da don Giacomo Zanini, parroco di Vesio, don Michele Milesi, politico locale, Arturo Cozzaglio, progettista e da molti altri personaggi illustri dell'epoca con l'appoggio di Giuseppe Zanardelli, primo ministro. Winston Churchill la definì l'ottava meraviglia del mondo. L'inaugurazione si tenne nel 1913.

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