Stella di bronzo al merito sportivo: riconoscimento dal Coni per Goffi
Il clarense classe 1965 ha ricevuto un’importante onorificenza per il suo impegno nel settore
Stella di bronzo al merito sportivo per il clarense Roberto Goffi. Il riconoscimento è arrivo dal Coni.
Stella di bronzo al merito sportivo: riconoscimento dal Coni per Goffi
«Caro Roberto, sono felice di comunicare che il Coni ti ha conferito la Stella di bronzo al merito sportivo per l’anno 2022 in riconoscimento delle benemerenze acquisiste nell’attività dirigenziale».
A scrivere queste righe in una lettera ufficiale, chiare e dal significato inconfondibile, il presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha voluto riconoscere il merito e l’impegno, nell’ambito sportivo, del clarense classe 1965, Roberto Goffi.
«Con questa onorificenza l’organizzazione sportiva nazionale, Oltre che attestare le tue capacità e i risultati conseguiti in tale attività, desidera anche esprimerti profonda riconoscenza per la generosa collaborazione e l’impegno dedicati allo sport in tanti anni di servizio - ha proseguito il presidente -. Mi congratulo profondamente con te, augurando che nel prosieguo dell’attività dirigenziale, tu possa conseguire ulteriori traguardi e soddisfazioni. Nell’informarti che l’onorificenza ti verrà consegnata, appena possibile, nel corso di una cerimonia predisposta dalla Comitato territoriale del Coni».
Il clarense, dagli innumerevoli interessi, noto anche come speaker delle più importanti manifestazione (sportive e non solo) è dirigente dell’Atletica Chiari 1964 Libertas e vice presidente della Fidal Lombardia, è cresciuto a «pane e sport». La sua passione più grande, senza ombra di dubbio, è sempre stata quella per l’atletica, ma è in verità tutto l’ambito sportivo ad affascinarlo da sempre.
«Lo sport regala tante soddisfazioni - ha ribadito Goffi - Un riconoscimento che mi riempie d’orgoglio e mi rende molto felice. Voglio ringraziare chi, nel lungo cammino fin qui percorso, mi è stato vicino e mi ha molto aiutato. Un grazie di cuore a Mimmo Postorino per avermi regalato tutta la sua conoscenza su come fare comunicazione e come interagire con il mondo sportivo. Grazie a Gianni Mauri e Marco Riva per avermi insegnato cosa è la dirigenza sportiva, grazie a Franco Ducci e Walter Locatelli per avermi insegnato come si racconta lo sport, ai ragazzi di Spot&Sport per il prezioso contributo e grazie, grazie, ed ancora grazie all’amico fraterno Daniele Bianchi per avermi sopportato e supportato in questi anni».
A raccontare come è iniziato il tutto e come è giunto dove è ora era stato proprio lui, qualche anno fa, sulle nostre pagine: aveva toccato i più svariati temi, ma partendo proprio dal suo «vero» amore:
«Prima di tutto io ho la fortuna di vivere l’atletica con accanto Daniele (Bianchi, attuale presidente e direttore tecnico dell’Atletica Chiari 1964 Libertas, ndr) che per me è come un fratello, e quindi sinceramente diventa tutto facile. All’inizio non è stato semplice, arrivavo da altri sport: in casa siamo cresciuti a calcio, basket e bocce per via di papà che li frequentava. Sono arrivato poi all’atletica quando mio figlio ha iniziato a correre, ho ritrovato Daniele con il quale ero amico da giovane. E’ cambiato che la passione cresce proporzionalmente all’età ed è quindi in costante aumento. Aumenta la passione e aumentano i ruoli, e quindi è un’atletica che mi impegna sempre più, ma allo stesso tempo ti regala tante soddisfazioni anche perché a Chiari abbiamo un gruppo importante. Da parte mia, negli anni, è cambiato l’entusiasmo, che è aumentato, così come il tempo che dedico all’atletica per Chiari e per la Regione Lombardia».
Un ringraziamento, però, è stato ancor più speciale degli altri: perché dietro ad una così grande passione e, soprattutto, a così tanto impegno, c’è sempre chi lascia spazio di azione. E Goffi sa benissimo a chi deve riconoscere il merito, o come scherza, la «santità». Così, un pensiero particolare, è doveroso:
«Ci tengo, in particolare, a ringraziare di cuore la mia famiglia, che da sempre mi sostiene - ha spiegato Goffi - Grazie a mia moglie e ai miei figli. Inoltre, vorrei dedicare e un dolce ricordo a mio papà per avermi inculcato la passione per lo sport». Non resta dunque che attendere la cerimonia ufficiale per la consegna della stessa. A Chiari, nel mentre, crescerà soltanto l’orgoglio per il riconoscimento ottenuto da un suo concittadino tanto attivo.