lavorare nel turismo

Staff Housing, Maggioni di Confesercenti Garda: nel Bresciano servono maggiori risorse economiche

"Alcuni colleghi, per ovviare il tema, hanno acquistato in questi anni interi alberghi in disuso per poi utilizzarli come foresterie per i dipendenti"

Staff Housing, Maggioni di Confesercenti Garda: nel Bresciano servono maggiori risorse economiche

Staff Housing, Maggioni di Confesercenti Garda: nel Bresciano servono maggiori risorse economiche.

Confesercenti sul tema dello Staff Housing

Confesercenti ha commentato con favore lo stanziamento da parte del Governo di 120 milioni di euro nel triennio in materia di staff housing.

 

“Abbiamo sempre sottolineato che uno dei problemi delle attività commerciali e turistiche sia la disponibilità di alloggi per i collaboratori – ha dichiarato Barbara Quaresimini presidente Confesercenti Lombardia Orientale –  Una situazione che si aggrava nelle aree ad alta densità turistica della nostra provincia come il Garda, il Sebino ed alcune zone montane, dove i costi elevati spingono molti a rifiutare l’impiego”.

“Per questo motivo vediamo con favore lo stanziamento del Governo di 120 milioni di euro nel triennio per lo “staff housing” così da incentivare i giovani a cercare lavoro nel settore e aiutare le imprese nella ricerca del personale stagionale. Si avrà così un beneficio sul piano economico, sociale e occupazionale che porterà un miglioramento sia dal punto di vista del lavoratore, sia da quello dell’imprenditore”.

“I contributi serviranno da una parte per la costruzione, la riqualificazione e l’efficientamento energetico di alloggi da destinare a condizioni agevolate ai lavoratori; dall’altra alleggeriranno i costi per la locazione degli alloggi.
Insomma, anche se la dotazione economica non è particolarmente significativa, l’indirizzo è quello giusto e consentirà d’intervenire sul cospicuo patrimonio ricettivo italiano così d’essere riqualificato per alloggiare i nostri collaboratori.
Ora si potrà ipotizzare un progetto di “staff housing”, ovvero la creazione di soluzioni abitative destinate ai lavoratori stagionali”.

“Questo nuovo strumento consentirà una maggiore attrattivitá dei collaboratori, una loro fidelizzazione e quindi una riduzione del turnover. Sono oltre 300.000 gli stagionali che sul territorio nazionale consentono di produrre decine di miliari di Euro di PIL grazie al turismo e al commercio. A loro e alla stabilità delle nostre imprese andranno destinati gli alloggi realizzati con il supporto della misura del Governo”.

La situazione sul Garda

 

“Il tessuto commerciale sul Garda Bresciano conta migliaia di esercizi commerciali strettamente legati al turismo. Il comparto produce, insieme alla ricettività alberghiera, oltre 1,2 miliardi di Euro ogni anno di valore, con profonde e diffuse ricadute positive su tutto il territorio ed i residenti – queste le parole di Andrea Maggioni coordinatore per il Garda di Confesercenti –  Questi numeri sono il beneficio dell’essere una delle mete turistiche più amate in Italia, ma che soffre di una crisi abitativa dovuta alla priorità immobiliare orientata alle seconde case e agli affitti brevi”.

“Questo fenomeno colpisce non solo i residenti, ma anche i collaboratori stagionali, che ogni anno faticano a trovare alloggi accessibili dove vivere durante il periodo lavorativo. Secondo il “Piano di zona dell’Ambito 11 Garda”, documento di programmazione per i servizi sociali e il welfare, su 101.173 abitazioni censite nei 22 comuni del Garda, solo il 57% risulta occupato stabilmente. Le altre 43.461 case sono vuote o utilizzate come seconde case”.

“Bastano i dati su alcuni Comuni per comprendere ancor di più il fenomeno delle abitazioni non occupate: a Desenzano del Garda il 30%, a Moniga il 52%, a Padenghe il 51%, a Sirmione il 55% e a Manerba il 61%.
A ciò si aggiunga che l’offerta di affitti brevi sottrae costantemente immobili al mercato residenziale, generando una competizione che penalizza i lavoratori stagionali e i residenti, spesso impossibilitati a trovare casa.
Questa criticità ha impatto sulla qualità dei servizi per via della carenza di collaboratori e di conseguenza sulla esperienza del turista”.

“Alcuni colleghi, per ovviare il tema, hanno acquistato in questi anni interi alberghi in disuso per poi utilizzarli come foresterie per i dipendenti. Un ulteriore onere in capo all’imprenditore del settore che oggi, grazie al provvedimento del Governo, riceverà un aiuto significativo ma non risolutivo.
La strada è giusta ma, stante i volumi del turismo in Italia, in provincia di Brescia e sul Garda, serve una dotazione economica maggiore”.