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Sicurezza sul lavoro, a Brescia i dati sono ancora in peggioramento

"Occorre fare qualcosa, perché i lavoratori hanno diritto alla sicurezza sul lavoro”.

Sicurezza sul lavoro, a Brescia i dati sono ancora in peggioramento
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Infortuni sul lavoro, a Brescia sono ancora troppi.

Un trend negativo

"Brescia non riesce a fare il salto di qualità in prevenzione e formazione". È l’amara considerazione del segretario Cisl Paolo Reboni sugli infortuni sul lavoro registrati nel mese di aprile.

“Già nel confronto del primo trimestre 2021 con l’analogo periodo del 2022 si era passati da 3.193 a 5793 denunce. Aprile 2022 conferma purtroppo il trend negativo: 1.486 infortuni, 440 in più rispetto ad aprile 2021, in percentuale +42%. Complessivamente, da gennaio ad aprile di quest’anno l’INAIL ha registrato 7.484 denunce, 3.169 casi in più rispetto al pari periodo 2021; in percentuale +73,4%”.

Poche denunce

Ad aprile 2022 Inail  ha registrato un caso di infortunio con esito mortale (sei un anno fa). La situazione di criticità della nostra provincia è sottolineata dalla poco invidiabile classifica per le denunce di infortunio che ci mette subito dietro a Milano (18.730).

“Servono più medici del lavoro – afferma ancora il sindacalista Cisl – e più controlli. Occorre lavorare sulla cultura della sicurezza, sul confronto in azienda tra RLS, impresa e medico incaricato, mettendo fine ai documenti fotocopia sulla valutazione dei rischi. Perché i lavoratori hanno diritto alla sicurezza sul lavoro”.

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