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Si va verso una nuova crisi idrica: Sebino a -63% rispetto alla media

Il Consorzio: "Tutto il sistema del fiume Oglio potrebbe avere delle ripercussioni"

Si va verso una nuova crisi idrica: Sebino a -63% rispetto alla media
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L’acqua che entra nel lago d’Iseo dal fiume Oglio è ai minimi storici, così come quella che esce dalla diga di Sarnico, e l’ombra della siccità si sta già allungando anche sul Sebino e soprattutto sui campi della Bassa Bresciana. Se i gestori idroelettrici e gli enti regolatori dei grandi laghi, tra cui il Consorzio dell’Oglio, sono stati invitati da Regione a trattenere più acqua possibile in vista della stagione irrigua, il paradosso è che non si può trattenere l’acqua che non c’è.

Si va verso una nuova crisi idrica: Sebino a -63% rispetto alla media

"Stiamo assistendo a una serie ininterrotta di giornate senza piogge, con il 40% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica - ha spiegato Francesco Tengattini, responsabile tecnico del Corsorzio dell’Oglio - Questo inverno rischia di essere addirittura più difficoltoso rispetto al 2022. Il problema è legato anche alla poca neve che è arrivata in Vallecamonica: a causa delle alte temperature rischia di sciogliersi con grande anticipo rispetto alla primavera, quando invece servirebbe per le campagne in estate".

Cosa dimostra il confronto con lo scorso anno

Il confronto con lo scorso anno, segnato dalla siccità, è impietoso e mostra che i laghi lombardi sono più vuoti del 30%, nonostante il quantitativo di neve caduta in montagna abbia segnato un +31% rispetto al 2022. Le riserve idriche del bacino dell’Oglio sono inferiori alla media degli ultimi 15 anni del 54%, i bacini idroelettrici sono sotto del 65%, mentre l’acqua contenuta nel Sebino segna un -63% rispetto alla media.

"Tutto il sistema del fiume Oglio potrebbe avere delle ripercussioni - ha proseguito - In primis il comparto agricolo. Non ci sono da dimenticare i reticoli idrici minori che attingono l’acqua dal fiume per avere una buona qualità del sistema ambientale, ma soprattutto anche il comparto dell’energia rinnovabile dei grandi idroelettrici. Attualmente abbiamo attuato delle manovre di regolazione alla diga di Sarnico per poter pareggiare la regolazione del deflusso dell’acqua dal lago. Per ora non sono in programma manovre straordinarie, ma speriamo nella pioggia. A fronte dell’attuale situazione l’obiettivo è di lavorare insieme ai diversi stakeholders per avere una visione d’insieme e e non avere contrasti tra i vari soggetti interessati all’uso di questa risorsa idrica che sta diventando sempre più importante".

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