Sciopero dei medici anche a Brescia: "Un appello per salvare il Sistema Sanitario Nazionale"
"Quanto conti la salute ce ne accorgiamo tutti quando non c’è"
Sciopero dei medici anche a Brescia: "Un appello per salvare il Sistema Sanitario Nazionale".
In tutta Italia
Oggi (mercoledì 20 novembre 2024) medici e infermieri di tutta Italia sono in sciopero. Migliaia di prestazioni a rischio per il personale medico, veterinario, sanitario, tecnico e amministrativo delle aziende e enti del Servizio sanitario nazionale (Ssn), incluso il personale infermieristico e altre professioni sanitarie.
Sciopero dei medici 20 novembre 2024
Come riportato dal nostro portale nazionale NewsPrima, lo sciopero è stato proclamato all'indomani del varo della Legge di Bilancio per protestare conto aumenti salariali ritenuti inadeguati al costo della vita e la riduzione dei fondi alla sanità.
“La Manovra conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi”, hanno spiegato i sindacati nel momento della proclamazione della protesta.
"La Legge di Bilancio prevede un aumento dell'indennità di specificità medica sanitaria di 17 euro nette per i medici e 14 euro netti per i dirigenti sanitari per il 2025, 115 euro nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti sanitari, mentre nelle tasche degli infermieri arriverebbero per il 2025 circa 7 euro e per il 2026 circa 80 euro, e non va meglio per le altre professioni sanitarie"
"Si parla di risorse legate, per la maggior parte, a un contratto la cui discussione inizierà solo tra almeno due anni, e che arriveranno nelle tasche degli interessati chissà quando. Insomma in sostanza briciole che offendono l'intera categoria".
Le prestazioni a rischio
Lo sciopero durerà 24 ore, ma (come avviene per le fasce di garanzia dei trasporti) non lascia senza cure gli italiani, almeno per ciò che concerne i servizi di emergenza e Pronto soccorso.
A Brescia
A parlare è Ottavio Di Stefano per il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Brescia.
"Oggi scioperano i medici. Sciopero: termine e concetto che suscitano profondo e diffuso disagio che attraversa tutte le generazioni della nostra comunità. Siamo legati, ed è giusto, al dettato deontologico: «Quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera», il medico deve adempiere ai suoi doveri professionali. Principio che medici, ed operatori tutti della sanità, hanno testimoniato nel corso della pandemia. Perché da un osservatorio, non sindacale, questo sciopero è diverso?"
"Perché oggi il grande malato è il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La più grande riforma della storia repubblicana. Sistema che per anni, ed ancora oggi nonostante tutto, ha garantito “la tutela della salute quale diritto fondamentale dell’individuo…”.
"Insostenibilità economica, esito di decenni di definanziamento, mancata innovazione organizzativa, nessuna programmazione delle risorse umane e strutturali e non ultime remunerazioni ampiamente al di sotto della media europea concorrono per “il grande malato” ad una prognosi severa. È un destino irreversibile? Noi crediamo di no. Circa il 70% degli italiani (Ipsos 2023) ritiene la salute non una priorità, ma la priorità. La protesta di oggi della nostra gente, che ha sperimentato e sperimenta il burnout diffuso, è un appello ai cittadini per salvare il SSN".
"Vi sono strumenti efficaci per invertire questa tendenza. Basta volerlo, mettendo in campo le energie e le competenze che in Italia ci sono. Una vision riformatrice che, una volta tanto, parta da analisi serie ed oneste, ma soprattutto condivise, essendo in discussione il diritto alla salute. Quanto conti la salute ce ne accorgiamo tutti quando non c’è".