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Save The Children: venerdì al Borsoni la prima presentazione nazionale del report 2025

Appuntamento venerdì 9 maggio 2025

Save The Children: venerdì al Borsoni la prima presentazione nazionale del report 2025
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Save The Children: venerdì al Borsoni di Brescia la prima presentazione nazionale del report 2025.

Al Borsoni la presentazione del report 2025 di Save The Children

Appuntamento venerdì 9 maggio 2025 al Teatro Borsoni dalle 18 alle 20: si terrà la prima presentazione nazionale del report 2025 di Save the Children “Le equilibriste”, dedicato alla maternità in Italia e a tutte le difficoltà a essa correlate. Un’elaborazione di dati che Save The Children pubblica ogni anno da dieci anni in occasione della Festa della mamma, un modo per riflettere, dati alla mano, sulle politiche famigliari e relative conseguenze. Alla presentazione aperta al pubblico – gratuita, ma per la quale è necessario registrarsi a questo link – parteciperanno Antonella Inverno, head of research and analysis di STC, Sara Malnerich e Francesca Fiore, autrici del blog “Le mamme di merda” da anni impegnato nell’offrire una visione più reale e meno idealizzata della maternità in Italia. Introduce l’incontro l’assessora alle Pari opportunità e Politiche educative del Comune di Brescia Anna Frattini.

Secondo il report di Save the Children, che quest’anno si è focalizzato in particolare sulle mamme single, in Italia le madri sono sempre più sole e penalizzate. Nel 2024 il divario tra padri e madri che lavorano, con un almeno un figlio minore, è di quasi 29 punti percentuali. Poco più di 1 mamma single su 2, tra i 25 e i 34 anni, lavora. La natalità tocca il minimo storico con solo 1,18 figli per donna.

La situazione a Brescia

Anche a Brescia la situazione non è migliore. A testimoniare le crescenti difficoltà di gestione delle routine quotidiane per le famiglie con figli piccoli, a maggior ragione se monogenitoriali, si registra una costante crescita delle iscrizioni ai servizi di nido e di sezione primavera (che accoglie le bambine e i bambin di età compresa fra 24 e 36 mesi). Brescia, proprio in risposta a tale tendenza, nell’ultimo quinquennio è intervenuta ampliando i posti “pubblici” a disposizione delle famiglie, a costo calmierato, che sono passati dai 699 del 2020/2021 agli attuali 855, ai quali si somma l’offerta privata, per un totale, ad oggi, di 1358 posti. Nonostante lo sforzo profuso, che ha portato a oltre 9 milioni di euro la voce di spesa per i servizi 0-3 anni in città, restano comunque in lista d’attesa per i nidi pubblici, ogni anno (nell’ultimo triennio), circa 200 bambini, parte dei quali trova risposta nel sistema privato. Nei criteri di elaborazione delle graduatorie, per favorire le famiglie monogenitoriali in cui l’unico genitore presente lavora, è previsto il raddoppio del punteggio riferito all’attività lavorativa che, sommato a quello specifico per la tipologia di famiglia, consente loro l’accesso al nido pubblico.

Il report integrale di Save the Children è consultabile qui.

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