riserva naturale

Salvati e liberati nelle Torbiere due esemplari di Tarabuso

La siccità di questi mesi ha determinato condizioni estremamente difficili per la specie.

Salvati e liberati nelle Torbiere due esemplari di Tarabuso
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Curati e poi liberati in Riserva i due esemplari di tarabuso che erano stati ritrovati denutriti ed estremamente magri in alta Vallecamonica e a Brescia.

Salvati e liberati nelle Torbiere due esemplari di Tarabuso

Gli esemplari, consegnati al Cras del Parco dell'Adamello, dopo un periodo di cure erano pronti per il ritorno in natura: la Riserva Naturale Torbiere del Sebino è stata considerata tra le aree più idonee per la specie, dove è probabile che i volatili sosteranno per qualche giorno per poi riprendere la migrazione.

"É molto probabile che la siccità che ha interessato il nostro paese in questi mesi abbia reso estremamente difficile per questi animali reperire cibo sufficiente per poter intraprendere la migrazione - ha spiegato l’ornitologo della Riserva, Paolo Trotti, uno degli esperti che hanno seguito i due tarabusi durante le cure - Infatti, il tarabuso è una specie altamente esigente in termini di habitat, poiché predilige la presenza di estesi canneti allagati e aree paludose ove reperire cibo e trascorrere le giornate nel fitto della vegetazione. Il ridotto numero di zone umide presenti in Italia e la siccità di questi mesi, se unita alle elevate esigenze ecologiche del tarabuso, hanno determinato condizioni estremamente difficili per questa specie".

L’arrivo al Cras di due esemplari da zone differenti della provincia in 24 ore è probabilmente un segnale di quanto i cambiamenti climatici possano impattare su queste specie.

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