Salva la vita ad una quattordicenne su un volo da Casablanca a Malpensa
Charaf Sakhi, 29 anni ex studente del Cfp di Chiari, ora vive a Brescia ma per molti anni ha abitato a Castelcovati.
di Simone Bracchi
Non è un medico e non ha nemmeno frequentato corsi di primo intervento, ma quando ha visto che la ragazzina in fondo all’aereo stava male, non ci ha pensato due volte: si è alzato ed è sempre stato al suo fianco; un comportamento che quasi sicuramente ha salvato la vita alla 14enne marocchina che a un certo punto aveva smesso addirittura di respirare.
Salva la vita ad una quattordicenne su un volo
Charaf Sakhi, 29enne marocchino di Brescia ma per diversi anni residente a Castelcovati, mentre tornava a casa insieme alla sua famiglia dopo aver trascorso le vacanze nel suo Paese d’origine ha vissuto un’esperienza particolare: sicuramente intensa, ma per certi aspetti estremamente spaventosa.
"Alle 23.55, io, la mia famiglia e tutti gli altri passeggeri del volo w656000 della Wizz Air ci siamo imbarcati sull’aereo diretto all’aeroporto di Malpensa di Milano - ha raccontato il giovane, che ha risposto con estrema gentilezza alle nostre domande - Dopo poco il decollo una ragazzina marocchina di 14 anni, che stava viaggiano insieme al suo papà e alla sua mamma, si è sentita male e il personale l’ha portata in fondo all’aereo, io ero, invece, seduto nelle prime file. Le hostess del volo non sapevano cosa fare e hanno chiesto se a bordo ci fosse un medico". Purtroppo nessuno ha risposto e a quel punto il 29enne si è alzato.
Il racconto
"Quando sono arrivato in coda all’aereo ho visto che le tre assistenti erano spaventate, mentre la ragazzina era seduta e tremava - ha continuato Charaf, che ha frequentato le scuole medie a Rudiano e due anni il Cfp a Chiari - Sono un operaio e non ho frequentato corsi di primo soccorso, ma il mio capo è un volontario della Croce Bianca e mi ha spiegato come intervenire in casi di emergenza. A quel punto ho chiesto di portare l’ossigeno. Mi sono trovato in una situazione non facile e non ho voluto mollare la ragazzina sotto shock. Ha avuto un attacco di panico forte e dopo 5 minuti di tentativi per farla tranquillizzare ha avuto un arresto cardiaco: non respirava, le assistenti di volo si sono allontanate, mentre io ho messo a terra la 14enne e con le mie mani ho premuto per tre volte sul suo petto. Per fortuna è tornata a respirare".
Il lieto fine
Pochi secondi, anche se per il giovane sono stati attimi di paura. Il comandante del volo nel frattempo aveva ottenuto l’ok dalla torre di controllo di Malaga per un atterraggio sulla loro pista. Attorno all’1 sull’aereo sono saliti i soccorritori e la ragazzina è stata trasportata all’ospedale cittadino.
"Con lei è sceso il padre, mentre la madre, che nonostante fosse in lacrime mi ha ringraziato di cuore per quello che avevo fatto, è tornata a Milano con noi. Siamo atterrati a Malpensa attorno alle 5".
Charaf Sakhi non vuole essere chiamato eroe, ma quello che ha fatto è stato straordinario. Anche i sanitari spagnoli gli hanno fatto i complimenti, per non parlare dei genitori della 14enne, che hanno vissuto momenti drammatici. "Non so come stia la ragazzina, ma spero si sia ripresa", ha concluso il giovane bresciano.