Sui banchi

Rientro in classe, tra insegnanti che mancano e richieste di posticipo da venti presidi bresciani

Al termine delle vacanze natalizie il quadro della situazione scolastica a Brescia e provincia risulta essere disomogeneo.

Rientro in classe, tra insegnanti che mancano e richieste di posticipo da venti presidi bresciani
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Oggi (venerdì 7 gennaio) per molti studenti è stato il giorno del rientro a scuola dopo le vacanze natalizie. Altri invece dovranno attendere fino a lunedì 10 gennaio.

Ritorno in Dad?

A causa dell'aumento dei casi Covid un gruppo di presidi ha chiesto di posticipare il rientro in classe applicando la Dad (Didattica a Distanza). Un quadro della situazione del mondo scolastico che, come si vede, non risulta essere omogeneo anche nella provincia di Brescia che vede coinvolti 143 istituzioni scolastiche e 769 plessi di ogni ordine e grado con 150mila studenti frequentanti.

Mancanza di insegnanti

Altro problema non da poco è la mancanza di insegnanti, si stima infatti che saranno centinaia i docenti che mancheranno all'appello per vari motivi: non solo coloro che non hanno adempiuto all'obbligo vaccinale (3/4% del totale) ma anche coloro che sono risultati positivi al Covid, in isolamento perché a in contatto stretto con casi di positività o per le malattie di stagione.

Petizione online

La petizione online promossa da una quindicina di presidi, che in pochi giorni ha raccolto più di 2mila firme, chiede al Governo un posticipo di due settimane del rientro in classe. In provincia di Brescia sono una ventina i presidi che vi hanno aderito e in particolare: gli Ic di Nuvolento, Orzinuovi, Calvisano, Gottolengo, Gargnano, Pontevico, Prevalle, Pontoglio, Cellatica, Collebeato, Lonato del garda, Montalcini di Montichiari e gli Iis Pascal Mazzolari di manerbio, Einaudi di Chiari, Primo Levi di Sarezzo, Capirola di Leno, Olivelli Putelli di Darfo, meneghini di Edolo e Dandolo Bargnano di Corzano. 

 

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