Raggiunto l'accordo tra Camozzi Group e Timken Italia per l'acquisto dell'immobile che ospita il sito industriale
Il progetto di reindustrializzazione del sito di Villa Carcina è stato ideato da Camozzi Group con un duplice obiettivo.
Camozzi Group S.p.A. e Timken Italia S.r.l. comunicano di aver raggiunto un accordo definitivo per l'acquisto della proprietà dell'intero complesso immobiliare che ospita il sito industriale di Timken, situato a Villa Carcina e per l'avvio, nel medesimo sito, di un progetto di reindustrializzazione che sarà realizzato da Camozzi Group nell’arco di 24 mesi.
Due gli obiettivi
Il progetto di reindustrializzazione del sito di Villa Carcina è stato ideato da Camozzi Group con un duplice obiettivo: restituire al territorio un'importante attività industriale metalmeccanica, paragonabile, in termini dimensionali, a quella precedentemente svolta in loco da Timken; contribuire, al contempo, a risolvere le problematiche di carattere sociale legate alla cessazione definitiva dell'attività svolta in precedenza presso il sito citato, garantendo l’integrale salvaguardia del personale. Presso la sede di Villa Carcina, Camozzi Group svilupperà attività manifatturiere meccaniche ad alta tecnologia, in linea con le linee strategiche di sviluppo del Gruppo, secondo i paradigmi di un'industria innovativa, digitale e sostenibile.
Parole di soddisfazione
In merito all’accordo firmato con Timken Italia, Lodovico Camozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Camozzi Group, ha dichiarato:
“Siamo soddisfatti per aver portato a termine, in tempi rapidi e con determinazione, un‘operazione che costituisce un acceleratore del nostro piano strategico di sviluppo. Il sito Timken permetterà un’espansione delle nostre attività, focalizzata su nuovi progetti e nuove tecnologie secondo le direttrici fondamentali della digitalizzazione, della sostenibilità e dello sviluppo del capitale umano. Siamo inoltre felici di aver contribuito, come già in altre occasioni, a far sì che una crisi industriale si trasformasse in una nuova opportunità per il territorio bresciano anche grazie al supporto delle istituzioni coinvolte, prima fra tutte il Ministero dello Sviluppo Economico”.