Qualità dell'aria, la sindaca Castelletti a favore di un Tavolo sovracomunale
Il vice sindaco dichiara: “Strano approccio quello del centro-destra bresciano in merito alle problematiche relative alla qualità dell’aria"

Qualità dell'aria domani saranno revocate tutte le misure temporanee, la sindaca di Brescia Laura Castelletti si dichiara a favore dell'istituzione di un Tavolo sovracomunale.
Qualità dell'aria: le parole della sindaca Castelletti
"Ho letto con interesse la proposta della Provincia di Brescia di istituire un Tavolo sovracomunale sulla qualità dell’aria. Le istituzioni devono fare sistema se vogliono mettere in campo azioni efficaci su questo tema complesso - ha dichiarato Castelletti - Da dicembre, ho riattivato la Giunta dei sindaci con i 14 comuni contermini, proprio per affrontare alcune questioni emblematiche, ragionando come una città metropolitana, in un clima positivo e collaborativo, a prescindere dai colori politici, che poco contano quando si ha il compito di rispondere ai bisogni dei cittadini e del territorio. Il 6 marzo, in Loggia, è già convocata una Giunta dei sindaci proprio sulla qualità dell’aria e inviterò anche la Provincia a sedersi a questo tavolo, allargando anche la rosa dei comuni da coinvolgere, se necessario. E’ un’occasione da non perdere, che spero sarà accolta favorevolmente per ottimizzare i tempi e iniziare al più presto ad agire".
La posizione del vice sindaco Manzoni
“Strano approccio quello del centro-destra bresciano in merito alle problematiche relative alla qualità dell’aria. Quando si tratta di affrontare progetti che favoriscono la mobilità sostenibile e il riequilibrio modale, è normalmente critico, se non ostile”.
Cosi, il vicesindaco e assessore alla Mobilità del Comune di Brescia, Federico Manzoni, commenta il dibattito sulla qualità dell’aria, in corso in questi giorni.
“La vicenda della metropolitana a Brescia, per la quale il centrodestra fu promotore di due referendum contro l’opera”, continua il vicesindaco, “è forse la più clamorosa, ma un approccio analogo ha continuato a riguardare tante scelte qualificanti che in questi ultimi anni abbiamo messo in campo. Dalle politiche della sosta alle pedonalizzazioni, dagli investimenti sulla ciclabilità fino alle riqualificazioni di importanti assi viari che hanno riequilibrato lo spazio pubblico in un’ottica meno autocentrica e più a misura delle persone: è stato così prima in via Corsica, poi in via Milano, fino al caso più recente ed emblematico di via Veneto. E’ lo stesso centrodestra”, sottolinea Manzoni, “che non si è mai prodigato nelle battaglie per assicurare al nostro territorio maggiori risorse per il trasporto pubblico locale, nonostante il conclamato sottofinanziamento a livello regionale, o il rispetto degli impegni presi per il potenziamento del servizio ferroviario, come insegna la vicenda della linea Brescia-Iseo dopo la svolta immaginifica dell’idrogeno. Ed è sempre il centrodestra bresciano, che vorrebbe che il progetto della Quarta corsia dell’Autostrada A4 non si limitasse a Brescia Est, ma riguardasse anche l’attraversamento cittadino, che ora chiede un Consiglio comunale straordinario sulla qualità dell’aria. Con quale credibilità mi domando e, soprattutto, con quali proposte?”.
Secondo il vicesindaco “bene invece ha fatto la sindaca Laura Castelletti a tornare alla carica con una richiesta importante per un miglioramento concreto della qualità dell’aria, ovvero la possibilità che nella tratta di attraversamento urbano, laddove cioè la concentrazione antropica è maggiore, Autostrada e Tangenziale abbiano limiti di velocità inferiori”.
Ispra e Arpa Lombardia già da diversi anni hanno fornito importanti elementi conoscitivi per comprendere che un intervento del genere darebbe un contributo, certo non risolutivo, ma comunque positivo nell’ottica della riduzione sia delle polveri sottili, sia degli ossidi di azoto.
E in quest’ottica il legislatore statale, nel giugno scorso, con il decreto-legge n. 69 del 2023, convertito nella legge 103/2023, ha finalmente disciplinato la possibilità che i limiti di velocità su autostrade e strade extraurbane principali possano essere abbassati, anche in via permanente, nei tratti stradali che attraversano centri abitati, al fine di limitare le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell'aria. La competenza a disporre tali provvedimenti è delle singole Regioni ed è per tale motivo che in questi giorni, a fronte dei superi registrati, la sindaca ha scritto al presidente Fontana e all’assessore Maione, perché Regione Lombardia assuma un’iniziativa in quest’ambito per ciò che riguarda il territorio bresciano. Un approccio che già molti paesi europei stanno utilizzando. Dal 2020, l’Olanda ha abbassato il limite di velocità sulle autostrade a 100 chilometri all'ora durante il giorno (6-19) per contenere le emissioni inquinanti. Sulle autostrade vicine alle città o nelle tangenziali (ad Amsterdam dal 2009), il governo ha imposto limiti rispettivamente di 100 km/h e di 80 km/h. Questo perché un'auto che viaggia a 120 all'ora consumerebbe circa il 20% in più di carburante rispetto a 100 all'ora. In Austria, dal 2007 il limite può essere temporaneamente abbassato da 130 a 100 km/h in caso di livelli elevati di inquinamento dell'aria. Sperimentalmente, anche alcuni tratti delle autostrade del Regno Unito vedono i loro limiti scendere da 70 miglia orarie (112 km/h) a 60 miglia orarie (96 km/h), con i primi dati che indicano una riduzione degli inquinanti del 17%. Anche in Italia qualcosa si sta muovendo. Con il progetto BrennerLec, avviato in via sperimentale nel settembre 2016 e ulteriormente ampliato nel 2023 con l’introduzione di cinque nuove tratte a velocità dinamica, la concessionaria della A22 è impegnata a creare un corridoio a emissioni ridotte lungo l'asse autostradale del Brennero. A22 punta a centrare questo risultato proprio riducendo la velocità di marcia dei veicoli.“Anziché invocare consigli comunali straordinari”, conclude il vicesindaco, “il centrodestra bresciano farebbe bene a darci una mano nel sostenere queste richieste nei confronti di Regione: dai limiti di velocità di autostrada e tangenziale al riparto dei fondi del trasporto pubblico locale, al potenziamento dei servizi ferroviari regionali”.