Primo Maggio ricordando i morti sul lavoro
Omaggio floreale di sindacati e Amministrazione a memoria di chi è morto lavorando.
Primo Maggio sul monte di San Pancrazio a Montichiari per ricordare i morti sul lavoro.
Fiori a ricordo di chi ha perso la vita sul posto di lavoro
“La nostra di oggi – ha detto davanti al Monumento delle Vittime sul Lavoro Leone Orizio, segretario di Zona della Spi-Cgil Fiume Chiese – è una presenza simbolica davanti a questo monumento dedicato a chi ha perso la vita sul posto di lavoro. Un omaggio floreale per ricordare il valore del Primo Maggio che non è solo una festa ma il segno di un rinnovato impegno politico e sindacale per quanto riguarda il mondo del lavoro. Il tema di oggi è “L'Italia si cura con il lavoro”, questo lo slogan che campeggia nelle varie manifestazioni con particolare riferimento ai lavoratori della Sanità che anche oggi sono impegnati nella lotta al Covid, megli ospedali e nei centri vaccinali. Sanità che ha pagato duramente in termini di vite, molti i medici morti, molti gl infermieri. Ricordando i caduti sul lavoro – ha proseguito Orizio – dobbiamo anche ragionare su queste nuove figure, queste nuove vittime del lavoro, che si aggiungono a quelle dei cantieri e delle fabbriche. Oggi dobbiamo avere la forza per omaggiarli di questo loro sacrificio. Il tema del lavoro è un tema determinante, non solo perché la pandemia ha reso ancor più drammatica la crisi economica e sociale otre che sanitaria ma anche perché abbiamo perso la posti di lavoro e a pagare in modo particolare sono state le donne. Noi riteniamo che sia necessario ripartire dalle politiche utili alla ricomposizione del lavoro oggi frantumato, disperso. Abbiamo il 95 per cento delle imprese che hanno meno di 10 dipendenti. Questo ci dice della ricchezza del patrimonio industriale dell'Italia ma ci dice anche della sua fragilità nel momento in cui dovremo affrontare la questione dell'innovazione tecnologica. Nell imprese piccole, non capitalizzate, molto spesso non esistono diritti per i lavoratori. La situazione è complicatissima, speriamo di farcela, sarà decisivo l'approccio alla gestione dei problemi coinvolgendo le organizzazioni sindacali. E sia chiaro che il tema dell'innovazione non può non può non sposarsi con tema della transizione ecologica. Siamo di fronte ad una crisi ambientale epocale e se non affrontiamo questo tema con criterio mettiamo a rischio le generazioni future e la tenuta ecologica dell'intero sistema”. Sull'utilizzo delle risorse che stanno arrivando qualche idea il Sindacato ce l'ha, nel campo dell'innovazione dei trasporti, per la scuola, per il mondo del lavoro, per l'innovazione tecnologica. Il punto politico fondamentale da riconoscere è che siamo di fronte alla fine del Capitalismo come lo abbiamo conosciuto, oggi il Capitalismo è solo Finanza, grandi gruppi tecnologici che non pagano dazio. L'Europa ha capito il cambio di rotta da adottare e sta investendo socialmente e politicamente. Il momento è critico ma se consideriamo etimologicamente la parola crisi possiamo individuarne anche il significato di occasione, cambiamento”.