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Prezzo del latte, Giacomelli: "Il rispetto dei contratti sottoscritti è fondamentale"

Brescia è la prima provincia per produzione di latte con il 12,5% a livello nazionale

Prezzo del latte, Giacomelli: "Il rispetto dei contratti sottoscritti è fondamentale"
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Prezzo del latte, interviene anche il presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli.

Prezzo del latte, le parole del presidente Coldiretti Lombardia Paolo Carra

 

“Sul prezzo del latte alla stalla in Lombardia è ancora in vigore il contratto siglato a inizio anno che deve essere rispettato fino alla fine, fatto salve eventuali correzioni concordate tra le parti che al momento non esistono”.

Così il vice presidente di Coldiretti Lombardia Paolo Carra a Italatte, società del gruppo Lactalis che è la più importante industria casearia a livello nazionale, in relazione agli incontri in corso tra le parti per valutare la situazione di mercato e valutare eventuali modifiche dell’accordo in essere.

 

Coldiretti Brescia

Anche Valter Giacomelli, presidente di Coldiretti Brescia, la prima provincia per produzione di latte con il 12,5% a livello nazionale, commenta l’atteggiamento di Italatte:

“Il rispetto dei contratti sottoscritti è elemento fondamentale, ci auspichiamo però che possa continuare un dialogo costruttivo utile a trovare soluzioni idonee e soddisfacenti per il futuro delle nostre aziende agricole e del settore lattiero-caseario”.

 

L’ultimo contratto siglato - precisa Coldiretti Brescia – prevede il riconoscimento alla stalla di 57,5 centesimi al litro per i mesi da febbraio a giugno 2023, con l’impegno delle parti a ritrovarsi ad aprile per valutare la situazione del mercato e concordare eventuali correttivi all’intesa.

 

“Come da accordi – conclude il vice presidente Carra – sono iniziati gli incontri con i referenti dell’industria, ma al momento non sono state sottoscritte modifiche. Non capiamo quindi perchè Italatte abbia comunicato agli allevatori lombardi conferenti, la scelta unilaterale di applicare nuovi criteri per stabilire il prezzo a partire dal mese di aprile. Si tratta di una fuga in avanti ingiustificata che non possiamo accettare”.

 

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