Preso a pugni e rapinato: paura per l'ex assessore
Il rovatese Giorgio Conti, noto deejay, è stato vittima di un’aggressione.
É stato aggredito e malmenato mentre prelevava al bancomat.
A malmenarlo quello che riteneva un amico
Terribile disavventura domenica per il rovatese Giorgio Conti, ex assessore e noto deejay, che ha denunciato, oltre che nelle sedi competenti, anche tramite i social la rapina subita. Con rabbia ma anche tanto rammarico, perché a picchiarlo con tanta foga (ha rimediato 30 giorni di prognosi), non è stato uno sconosciuto, ma un uomo che riteneva un amico.
«Ieri al Pronto soccorso dell’Ospedale di Gardone Val Trompia, oggi all’Ospedale Civile di Brescia reparto Maxillo facciale. Risultato? Perso 8 denti, trauma allo zigomo e collare per 10 giorni (e 30 di prognosi)»:
Queste le parole con cui Conti a inizio settimana ha raccontato su Facebook la violenta aggressione di cui è stato vittima.
Non ha mai perso la sua caratteristica energia
Contattato al telefono martedì sera, Giorgio Conti è apparso ancora un po’ turbato, ma aveva già ritrovato l’energia che lo ha sempre contraddistinto, anche nei momenti più duri.
«É successo tutto al bancomat, a Sarezzo - ha spiegato - Ho dato un passaggio a quello che credevo un amico, lui mi ha chiesto in prestito 20 euro e quindi mi sono fermato allo sportello per prelevare. A quel punto, però, lui mi ha aggredito alle spalle, intimandomi di prelevarne 100. Di fronte al mio rifiuto, ha iniziato a prendermi a pugni. Non so come, ma sono riuscito a scappare in macchina e mi sono precipitato al Pronto soccorso più vicino».
Il 65enne è riuscito a evitare di consegnare all’uomo che lo ha aggredito i contanti, ma è stato comunque rapinato. «Mi ha preso la carta di credito, che ho provveduto subito a bloccare, e il telefono cellulare, che ho dovuto ricomprare - ha proseguito - Purtroppo ho perso tutti i contatti, sto cercando di recuperarli pian piano».
Avendo riportato una prognosi di 30 giorni, scatteranno d’ufficio le indagini dei carabinieri, ma Giorgio Conti ha annunciato che si sarebbe comunque recato al più presto in caserma per sporgere denuncia. «Mi sono anche già rivolto a un avvocato», ha concluso.
Oltre ai danni fisici riportati ci sono, probabilmente ancora più profondi, quelli morali: perché l’ex assessore ha avuto la sola «colpa» di dare fiducia e anzi, di voler dare una mano, a un’altra persona, e ha pagato la sua buona fede a caro prezzo.