Premio Bulloni: riconoscimenti anche ad un ospitalettese e alla storica dottoressa del Centro trasfusionale di Chiari
Sul palco anche Antonio Bergamini, volontario dal cuore d'oro e degli Scout di Ospitaletto e Mariangela Bertoli.
Generosità e impegno. Attenzione al prossimo. Solo le parole chiave che accompagnano il Premio Bulloni, una tradizione del Comune di Brescia (fin dal 1975). La splendida tradizione del Premio Bulloni si è rinnovata anche quest’anno con la cerimonia di consegna degli attestati al teatro Sociale. Nove premi, tre Grossi d’oro e tre medaglie d’oro testimoniano lo spessore dei gesti di solidarietà riscontrati negli ambiti della famiglia, del mondo del lavoro, dell’impegno civile e religioso, del servizio ai più deboli, del disagio sociale, della scuola, della cultura, dello sport. Ecco tutti i premiati.
Premio Bulloni a Dario Corini
Uomo di indole generosa e premurosa, Dario Corini ha avviato, insieme a don Piero Verzeletti e a don Francesco Bonfadini, il progetto “Emergenza Freddo” che offre, nei mesi più freddi dell’anno, un aiuto alle persone senza fissa dimora, ospitandole in via Rose e dando loro cibo e bevande calde. Il servizio è stato poi ampliato con il centro di via Marchetti.
Nel febbraio 2021, a causa del suo impegno, Dario ha contratto il Covid. Ricoverato in terapia intensiva, ha superato la malattia con grandi sofferenze. La condotta e il buon animo di Dario, che lo contraddistinguono da sempre come persona umile, buona e volenterosa, sono il suo miglior biglietto da visita.
Premio del Collegio Notarile di Brescia a Angelo Maiolo
Angelo Maiolo è il presidente di “Alborea”, la Cooperativa che offre ai detenuti delle carceri bresciane un lavoro come occasione di riscatto e rieducazione.
Con intelligente dedizione, mentre guidava il recupero della vecchia Cascina Parco Gallo, Angelo si è occupato del delicato rapporto con i detenuti che, autorizzati dal Tribunale, hanno potuto lavorare con la cooperativa negli ultimi anni della loro pena, compiendo un positivo cammino verso il definitivo reinserimento. Alborea è una società cooperativa di solidarietà sociale che offre un servizio di eccellenza nell’ambito della ristorazione. I risultati sono il frutto della competenza nel settore e dell’attenzione ai talenti di ognuno.
Grosso d'oro alla memoria a Angelo Onger
Angelo Onger, giornalista, è stato fondatore e promotore dell’Aido provinciale che gli ha conferito la “Medaglia d’oro Aido all’impegno sociale” per la passione, l’entusiasmo e la professionalità nel diffondere la cultura della donazione degli organi. Ha lavorato come giornalista a “Il Cittadino di Brescia”, al settimanale diocesano “La Voce del Popolo”, come direttore di “Radio Voce” e, nel 1986, è stato chiamato a dirigere la rivista “Madre”, dove è rimasto per vent’anni. Ha collaborato poi con la redazione di “Battaglie Sociali” delle Acli e con “Radio Raphaël”. Dopo la morte di don Pierino Ferrari, del quale era amico e collaboratore, Angelo ha lavorato con l’Associazione “Amici di Raphaël”, con la cooperativa “Raphaël”, con la Fondazione “Mamré” e con la Fondazione “Laudato Sì”. Angelo è scomparso l’8 agosto del 2021.
Medagli ad'oro a Anna Iannuzzelli
Anna Iannuzzelli, dodicenne, abita a Prevalle e condivide con la sua migliore amica Veronica, una ragazzina speciale, tantissimi momenti e sogni, difendendola da atti di bullismo. Anna stessa, è stata vittima di piccoli gesti di bullismo ma, nonostante ciò, è sempre al fianco di Veronica. L’esempio di Anna è un incoraggiamento per tutti i suoi coetanei. La pandemia ha avuto e continua ad avere ripercussioni molto dure sulla vita dei disabili che, per lunghi periodi, sono rimasti in casa. La testimonianza di Anna è un monito per tutti. L’amicizia abbatte tutti i pregiudizi.
Premio cuore amico a Antonio Bergamini
Antonio Bergamini, cofondatore del gruppo scout di Ospitaletto, si reca in Etiopia ogni anno per due o tre settimane con gli “Amici del Sidamo”, persone che spendono il proprio tempo libero e le proprie energie nell’aiutare i poveri. Dal 1983 organizzano raccolte del ferro e della carta, pulizia di sentieri o torrenti e taglio della legna.
Con i volontari ha realizzato pozzi per l’acqua potabile e inviato trattori e altre attrezzature per il lavoro agricolo per aumentare la produzione di cereali e ortaggi. Ha partecipato, assieme al fratello Giuseppe, a Giovanni Borghetti e a don Corrado Fioravanti, alla nascita della Cooperativa Fraternità nel 1978. Con una grande attenzione ai giovani, è riuscito a coniugare il lavoro in cooperativa con l’esperienza di volontariato.
Premio Beretta ad Abe Associazione Bambino Emopatico
L’Abe, l’Associazione Bambino Emopatico, dal 1981 è al fianco del reparto di Onco-Ematologia Pediatrica e del Centro Trapianti Midollo Osseo. Oltre ad acquistare attrezzature ospedaliere e strumentazione diagnostica, con i suoi volontari aiuta i bambini ad affrontare gli effetti collaterali delle terapie e riesce a regalare momenti di serenità attraverso attività ricreative. Abe sostiene i genitori dei bambini quando hanno bisogno di una casa, di un buono pasto, di aiuto per le pratiche di richiesta invalidità e, quando necessario, aiuta psicologicamente tutta la famiglia nell’elaborazione del lutto. In questo periodo di pandemia gli psicologi Abe sono rimasti in stretto contatto con i piccoli pazienti e con i loro famigliari, facendo il possibile per reperire dispositivi sanitari e dando assistenza alle famiglie. A 40 anni di distanza dalla sua fondazione l’Abe, grazie alla volontà della sua presidente Luciana Corapi e di molti genitori, prosegue il suo impegno per i più piccoli e per le loro famiglie.
Premio Gnutti all'Associazione Perlar
L’associazione Perlar avvicina le persone senza dimora e stabilisce con loro un legame paritario. Sono molte le iniziative gestite dai 28 giovani volontari: dal dicembre 2016 Perlar ha aperto uno spazio chiamato “Il Riparo" dove le persone senza casa possono trovare rifugio dalle intemperie passando del tempo in serenità. Durante il periodo della pandemia i volontari hanno garantito l’apertura del “Riparo” tutti i pomeriggi e hanno dato vita al progetto “Civica dimora” che impegna alcuni ospiti del “Riparo” a dedicare mezza giornata settimanale ad attività di volontariato. Dal 2019 i volontari di Perlar, in gruppi di otto, si recano sulla strada una volta alla settimana nei luoghi frequentati dalle persone senza tetto e dal 2020 forniscono a questi ultimi, con l’aiuto di professionisti, anche un sostegno psicologico.
Medaglio d'Oro al Cisom, Corpo Italiano Soccorso Ordine Maltese
Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si occupa di protezione civile, è impegnato nel sociale, nell’ambito sanitario-assistenziale e nella cooperazione. I volontari operano anche in alcune residenze assistite per anziani. Il Cisom ha aiutato la popolazione italiana nel corso dei più devastanti disastri che hanno colpito il territorio italiano: dai grandi terremoti degli anni ’70 e ’80, alle alluvioni degli anni ’90 e 2000, fino ad arrivare ai terremoti che hanno devastato il Centro Italia. Anche durante la pandemia il Cisom ha dato un enorme contributo alla cittadinanza.
A Brescia il Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta, coordinato dal Capo Gruppo Leonardo Spataro, è particolarmente numeroso, con una presenza consistente di giovani: i volontari sono oltre quattromila.
Medaglia d'oro a Giancalo Turati
Profondamente convito del ruolo dell’impresa nello sviluppo sociale del territorio, Giancarlo Turati ha dato vita a numerosi progetti e attività ponendo particolare attenzione alla responsabilità sociale. L’azienda Fasternet, società della quale è amministratore delegato, ha assunto collaboratrici provenienti da Paesi extraeuropei con difficoltà di inserimento linguistico e lavorativo.
Ha realizzato tante iniziative, tra le quali lezioni gratuite per le scuole secondarie sul problema dell’Internet addiction, progetti per gli ospedali in Mali insieme con l’associazione “Cuore Amico” e una sala parto robotizzata. Durante la pandemia, oltre a innumerevoli attività con “Aiutiamo Brescia”, ha stipulato una convenzione con Fondazione Poliambulanza per fornire tamponi gratuiti ai collaboratori di Fasternet e ai loro famigliari.
Ha sostenuto economicamente un imprenditore in gravi difficoltà e ha avviato un’attività di tutoraggio per inserire numerosi ragazzi nel mondo lavorativo. Sta inoltre affiancando, supportando e consigliando una startup di giovani ragazzi che cerca di coniugare arte e cultura d’impresa.
Premio ordine degli avvocati
Giovanni Coccoli, già responsabile del gruppo dell’Associazione Nazionale Alpini di Borgosatollo, è riuscito, attraverso diverse iniziative, a portare un aiuto economico concreto alla scuola di Nikolajewka di cui è consigliere dal 2014, instaurando rapporti di vera amicizia con gli ospiti.
Da anni assicura il suo costante sostegno anche all’Istituto Comprensivo di Borgosatollo. Durante la pandemia ha contribuito alla gestione quotidiana degli ingressi alle scuole, ha consegnato gratuitamente pacchi di viveri ai contagiati, mascherine e materiale sanitario ad anziani e disabili, riuscendo a creare una rete di solidarietà. Nel 2019 è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Grosso d'oro alla memoria di Marcella Gori
Marcella Gori ha portato a Brescia nel 1998 l’esperienza dell’Ant, la più ampia realtà non profit italiana per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e per la prevenzione gratuita. Ha istituito il primo negozio solidale per l’Ant, organizzando campagne di raccolta fondi per tre anni, prima dell’avvio ufficiale dell’ospedale domiciliare oncologico nel 2001. Dal 2001 al 2014 l’associazione ha offerto 515.642 giornate di assistenza gratuita per un totale di 3.454 famiglie aiutate. Il risultato è frutto dell’impegno di centinaia di volontari e dei fondi raccolti tramite le donazioni dei benefattori, tramite le attività dei punti di aggregazione come il “Bar Accanto” del Centro Sportivo della Badia, e grazie al 5 per mille. Marcella Gori si è spenta il 27 ottobre del 2017 all’età di 75 anni.
Premio Rotary Brescia Nord a Mariangela Bertoli
Mariangela Bertoli, medico all’Ospedale Mellino Mellini di Chiari, una volta in pensione si è dedicata al volontariato. Responsabile del centro Vomere di Travagliato e medico volontario del Camper Emergenza, è stata coordinatrice dell’associazione “Dono della vita” di Brescia e durante i mesi dell’epidemia si è messa a disposizione di chi aveva particolari difficoltà.
Il suo servizio incarna il valore della gratuità perché ha donato sé stessa, il proprio tempo e l’impegno dedicato agli altri, veicolando il bene attraverso parole, sguardi e gesti.
Premio Ranzanici a Piera Stretti
Piera Stretti ha fondato il “Centro Anti Violenza Casa delle Donne” nel 1989. In questi anni ha dato vita a percorsi di salvezza per migliaia di donne che si sono rivolte alla Casa. L’ha fatto costruendo una rete ampia di contatti con esperti, volontarie e professioniste, stimolando enti ad azioni concrete e organizzando momenti formativi. Sono ancora troppe le donne uccise e le richieste di aiuto non raccolte. La violenza si manifesta non solo in azioni violente, che sfociano nel femminicidio o nell’abuso, ma si allarga a sottomissioni psicologiche ed economiche in cui l’uomo assume un ruolo predominante. Piera Stretti ha teso una mano a molte donne, le ha ascoltate e non le ha fatte sentire sole.
Grosso d'oro a Piero Zanelli
Piero Zanelli dagli anni Ottanta si occupa degli ultimi e degli emarginati: tossicodipendenti, prostitute, persone senza fissa dimora. In questi 40 anni, come educatore, ha cercato di dare risposte concrete ai bisogni dei più fragili dando vita a progetti come l’educazione di strada al Carmine, l’Emergenza Freddo, il Dormitorio Chizzolini e la Casa di Tre Bottoni.
Presidente del Calabrone per quasi tre lustri, Zanelli ha mostrato il volto accogliente di una città che non dimentica chi resta indietro. Sulle orme del maestro, don Piero Verzeletti, ha saputo accogliere le persone, mettendosi in ascolto delle loro fragilità e leggendo i fenomeni sociali. Ha compreso che nella comunità l’esperienza della relazione è la carta vincente perché permette di entrare in sintonia con sé stessi e con gli altri, liberandosi dalla schiavitù delle dipendenze.
Premio Confindustria Brescia a Sur
Suor Veritas Caset della Congregazione delle Suore Maestre di Santa Dorotea vive a Brescia dal 1960. Creativa e coinvolgente, ha percorso instancabilmente il Carmine per invitare i ragazzi in oratorio, organizzando laboratori, attività teatrali e assistenza nei compiti. Negli anni Ottanta ha coordinato le prime volontarie Caritas, attive nel Centro Diurno di Contrada Santa Chiara, e ha deciso di aprire un servizio per ragazze che, terminate le medie, non sono in grado di proseguire gli studi. Nel 1995 ha continuato l’assistenza ai ragazzi, supportata dai volontari dell’Associazione Averoldi. Suor Veritas è una maestra che ha contribuito, con passione ed entusiasmo, a educare nel modo migliore i ragazzi.