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Pistola elettrica Taser, a breve anche per le forze di polizia di Brescia

Ad annunciarlo è stato il viceministro dell'Interno Luca Molteni.

Pistola elettrica Taser, a breve anche per le forze di polizia di Brescia
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Da maggio anche le forze di polizia di Brescia saranno dotate di una pistola elettrica Taser.

L'annuncio

Ad annunciarlo è stato il viceministro dell'Interno Luca Molteni che questa mattina (giovedì 7 aprile) è stato ospite del congresso Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia) che ha avuto luogo nell'auditorium della Cisl di via Altipiano d'Asiago in città a Brescia.

 

Di cosa si tratta

Si chiama taser, è una pistola che "spara" scariche elettriche per immobilizzare i malintenzionati. È impiegata dalle polizie di molti Paesi del mondo (Usa, Regno Unito, Francia e da qualche anno anche in Italia). Il nome deriva dal titolo di un romanzo americano per ragazzi (Tom Swift and his electric rifle, 1911), il cui protagonista, in un viaggio in Africa, inventa un fucile elettrico per difendersi da cannibali e animali selvatici.

Come è fatto?

Il taser interagisce con il sistema nervoso della “vittima”, provocando una temporanea paralisi muscolare: è usato dagli agenti di polizia in quelle situazioni di pericolo (per esempio, in caso di resistenza armata durante un arresto) dove l’uso delle armi tradizionali è ritenuto eccessivo; oppure da privati cittadini per la propria difesa. Il consiglio è quello di mirare verso gambe e parte bassa del torace, evitando invece zone “sensibili” come testa, occhi, gola e petto. Inoltre, prima di premere il grilletto, la raccomandazione è di valutare se, dopo l’impatto dei dardi, la persona possa rischiare di cadere in acqua o su oggetti pericolosi.

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