Un’ accorata richiesta quella da parte dei professionisti degli iscritti all’Albo di Neurofisiopatologia alle istituzioni perché venga proclamata la giornata nazionale del tecnico di Neurofisiopatologia.
A tutela del cittadino
Il 15 marzo 1995, con Decreto Ministeriale 183, il Tecnico di Neurofisiopatologia (TNFP) venne inserito all’interno dell’area tecnico diagnostica. E dal 2019 sono una delle 19 Professioni Sanitarie dell’Ordine TSRM-PSTRP a tutela del cittadino che ha il diritto a ricevere prestazioni sanitarie da personale qualificato. In tutta Italia sono circa 2000 i TNFP che da oltre 50 anni lavorano soprattutto in ambito ospedaliero sia pubblico che privato.

Ma chi è il Tecnico di Neurofisiopatologia e di cosa si occupa?
“Siamo i cugini della neurologia – commenta Luisa Savio presidente dell’Albo TNFP di Brescia – Effettuiamo tutte le prestazioni diagnostiche strumentali a supporto dei neurologi, esami che permettono di fare le diagnosi ai pazienti. Ci occupiamo di valutare la funzione del Sistema Nervoso Centrale e Periferico. Tra le prestazioni più comuni eseguiamo l’Elettroencefalogra
mma, ovvero valutiamo come funziona l’encefalo, i Potenziali Evocati, valutiamo come conducono i nervi dalla periferia al cervello e viceversa e l’Elettroneurografia ossia valutiamo i tratti nervosi”.
Il tecnico di Neurofisiopatologia ha anch
“Il Tecnico di Neurofisiopatologia è il primo anello della catena nel processo di donazione degli organi – commenta Luigi Peroni, presidente dell’Ordine delle Professioni Sanitarie (TSRM-PSTRP) di Brescia. Sono loro che accertano la morte cerebrale di un paziente dando il via all’espianto degli organi in modo da donare altre vite”.
