Parco Garelli: "Il plateatico è illegittimo" secondo una convenzione firmata nel 2011
Lo stesso documento, risalente all'Amministrazione Venchiarutti, era stato citato in Consiglio dal vicesindaco Quetti.
La concessione del parco Garelli di Iseo come plateatico di un ristorante pizzeria potrebbe essere illegittima. Carta canta. Ed è proprio una convenzione stipulata tra il Comune e il privato nel 2011, la stessa citata in Consiglio comunale dalla maggioranza, a vietarlo espressamente.
Approvazione
Con la delibera numero 100 del 18 aprile 2011 della Giunta dell’allora sindaco Riccardo Venchiarutti, è stata approvata la convenzione di sponsorizzazione per l’apertura, chiusura e manutenzione del parco Garelli con la società che gestisce il ristorante adiacente all’area verde a lago. Tale documento concedeva alla ditta Antonio Srl «la gestione del verde, l’apertura e la chiusura del parco in cambio del posizionamento di quattro cartelli pubblicitari». Mentre sull’utilizzo dello stesso la convenzione era esplicita: «É fatto divieto di utilizzo del parco Garelli per attività legate alla ristorazione, balneazione e attività che possono creare disturbo alle abitazioni circostanti».
Ecco che allora il gruppo di opposizione di Progetto Iseo, che più volte aveva portato in Consiglio comunale la questione del plateatico concesso all’interno del parco pubblico, facendosi portavoce di una fetta di cittadini che «rivoleva il Garelli» e che aveva perfino raccolto e depositato quattrocento firme, è partito nuovamente all’attacco dell’Amministrazione del sindaco Marco Ghitti.
«Come è stato possibile assegnare il plateatico alla pizzeria se la convenzione lo vietava espressamente? - si sono chiesti i consiglieri capitanati da Pieranna Faita - Il funzionario responsabile e il segretario comunale erano a conoscenza di un atto protocollato e, se sì, perché hanno operato contro tale convenzione ufficiale approvata dal Comune che, come detto dal vicesindaco Cristian Quetti, è tuttora in vigore?».
La convenzione
Proprio in sede del Consiglio del 27 dicembre, alle richieste della Faita circa il Garelli, il vicesindaco aveva risposto stupito che faceva specie continuare a sentir domandare il perché della concessione come plateatico del parco, nella consapevolezza che qualche anno fa c’era stato un Consiglio comunale (con riferimento all’Amministrazione Venchiarutti e alla delibera 100 del 2011) che aveva approvato una convenzione che circoscrive l’utilizzo in termini di accesso, di aperture e chiusure del parco, responsabilizzando una realtà economica. «C’è in essere una convenzione che ne prevede la manutenzione e la gestione oraria - aveva dichiarato Quetti - C’è poi un secondo aspetto, che riguarda la concessione, durante l’orario di apertura del parco, nel rispetto di quella convenzione, per un utilizzo finalizzato a plateatico».
Sulla questione parco Garelli aveva chiesto delucidazioni anche il prefetto a seguito della segnalazione di Progetto Iseo al termine della stagione 2020, quando era stata montata nell’area verde anche una pedana che agli atti comunali non risultava autorizzata.
«La convenzione in essere mette in capo alla ditta Antonio Srl il mantenimento dell’area al fine di “concorrere al miglioramento dell’immagine e del decoro” - hanno proseguito dell’opposizione - Si ritiene che la posa di moquette deteriorata per coprire vaste aree spelacchiate in cui l’erba non è che un ricordo sia decoroso e concorra al miglioramento dell’immagine del luogo?».
Inoltre, una delibera di Giunta e una successiva disposizione della Prefettura avevano assegnato al Garelli lo status di «Casa municipale» per la celebrazione di matrimoni.
«Il sindaco e la Giunta giudicano compatibile tale funzione con la presenza di un plateatico privato? - hanno rincarato la dose i consiglieri Annalisa Archetti, Domenico Brevi e Francesco Bino - Ma soprattutto il funzionario incaricato e il segretario considerano tale atto conforme alle leggi?».
Infine, il regolamento di Polizia Locale per la salvaguardia del verde, all’articolo 13 dice che nei parchi pubblici (tra cui appunto il Garelli) è tassativamente vietato «appendere agli alberi, affliggervi o legarvi qualsiasi cosa». Mentre sugli alberi del giardino Garelli sono state apposte file di luci e cavi elettrici per l’alimentazione.
La richiesta di Progetto Iseo
«Più passa il tempo e più quella del giardino Garelli si presenta come una pagina vergognosa nella storia del nostro Comune - hanno concluso i consiglieri di Progetto Iseo - Chiediamo formalmente alla Giunta che dia disposizione agli uffici affinché sia revocata con effetto immediato la concessione del plateatico al parco Garelli e che sia imposto il ripristino delle condizioni precedenti all’utilizzo da parte del privato, così come previsto dalla convenzione sottoscritta e tuttora in essere, come confermato dal vicesindaco nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. In caso ciò non avvenga entro il 10 febbraio, verranno intraprese ulteriori iniziative».