Oblio oncologico: approvata all'unanimità la mozione sul riconoscimento del diritto
Vizzardi: "Sono più che convinto che le persone guarite da un tumore non solo possano ma debbano poter avere accesso a tutti i diritti e servizi disponibili”
Oblio oncologico: approvata all'unanimità la mozione sul riconoscimento del diritto.
Oblio oncologico: riconosciuto il diritto
“Grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, in aula, della mozione proposta dal nostro gruppo consiliare, per il riconoscimento del diritto all’oblio oncologico e per la parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche” così dichiarano la Presidente Lisa Noja, prima firmataria dell’iniziativa, Giuseppe Licata e Massimo Vizzardi, (già sindaco di Chiari) Consiglieri Regionali del Gruppo Consiliare “Azione – Italia Viva – Renew Europe”.
Un diritto importante per coloro che ne hanno sofferto
“Si tratta del diritto di coloro che sono stati affetti da patologie oncologiche a non subire, dopo la guarigione, discriminazioni a causa del loro stato di salute, in particolare per ciò che riguarda l’accesso ai servizi bancari e assicurativi e alle procedure di adozione” sottolinea Lisa Noja.
Le parole di Noja e Vizzardi
“Auspichiamo quindi che l’approvazione della nostra mozione, con cui si chiede a Regione Lombardia di adottare provvedimenti atti a sostenere il riconoscimento del diritto all’oblio oncologico, contribuisca a rendere il percorso normativo più celere possibile e che il voto unanime di quest’oggi del Consiglio regionale contribuisca a rendere ancora più forte una battaglia contro lo stigma della malattia che è culturale prima ancora che politica”, aggiungono Lisa Noja, Giuseppe Licata e Massimo Vizzardi.
Parole di orgoglio
“Sono molto orgoglioso- conclude Massimo Vizzardi- che la mozione approvata dall’unanimità sul riconoscimento dell’oblio oncologico sia stata voluta fortemente proprio dal gruppo politico di cui faccio parte. Credo che chi ha dovuto affrontare battaglie oncologiche e ha avuto la fortuna di vincerle non debba in alcun modo doversi tutelare dal passato per affrontare il futuro con pari diritti rispetto a chi non è stato così sfortunato. Sono più che convinto che le persone guarite da un tumore non solo possano ma debbano poter avere accesso a tutti i diritti e servizi disponibili”.