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Nuova Pac, l'incontro nella sede di Coldiretti Brescia

Giacomelli: “E’ importante evidenziare come la PAC sia degli agricoltori".

Nuova Pac, l'incontro nella sede di Coldiretti Brescia
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Incontro di illustrazione della PAC.

Politica Agricola Comune

Si è svolto ieri mattina (mercoledì 9 novembre 2022) nella sede di Coldiretti Brescia alla presenza di numerosi soci,  l’incontro per illustrare la nuova programmazione della PAC per il periodo 2023-2027. Un appuntamento -  che si aggiunge a quelli già svolti a Montichiari, Rovato, Leno e Verolanuova  -  per informare i soci che dall’1 gennaio 2023 entra in vigore la nuova Politica Agricola Comune e per illustrare pregi e difetti, novità e conferme, vincoli ed opportunità.

 

Durante gli incontri - moderati dal vice direttore di Coldiretti Brescia Mauro Belloli -  vengono analizzate soprattutto le nuove regole dei pagamenti diretti, da conoscere per programmare al meglio le semine autunnali.  Sono previste 5 macro tipologie di intervento: sostegno di base al reddito per la sostenibilità, sostegno ridistributivo al reddito per la sostenibilità, regimi per il clima e l’ambiente (eco schemi), novità assoluta, alla quale sono destinate il 25% delle risorse, sostegno ai giovani agricoltori e sostegno accoppiato al reddito.

 

Le parole di Giacomelli

“E’ importante evidenziare come la PAC sia degli agricoltori – precisa Valter Giacomelli presidente di Coldiretti Brescia -  primi custodi dell’ambiente e dei territori. Le risorse destinate all’Italia sono di poco inferiori a quelle della programmazione precedente, abbiamo evitato l’azzeramento dei titoli e ottenuto che la convergenza sia progressiva e spostata il più possibile al 2026. Adesso è importante che ogni imprenditore valuti le opportunità di integrazione al reddito previste dai 5 ecoschemi approvati a livello nazionale”.

 

“Come è importante intervenire su alcune interpretazioni restrittive, che rischiano di vanificare alcuni interventi – continua il Presidente Giacomelli -, Coldiretti  sta svolgendo con Ministero, AGEA e Regioni un lavoro fondamentale necessario per migliorare alcune interpretazioni della nuova PAC: una per tutte il poter considerare nella rotazione delle colture anche  le cover crops, le colture di copertura che si vedono in molti campi in questi mesi invernali”. Sono colture utilizzate per non lasciare scoperti i terreni agricoli non hanno come scopo la raccolta di un prodotto da vendere, ma piuttosto forniscono servizi agroecologici quali la protezione del suolo, l'aumento della fertilità e molto altro ancora.

 

Anche il tema della gestione del rischio in agricoltura è importante:

“Dobbiamo porre molta attenzione a questo tema – conclude il presidente Valter Giacomelli - per questo la PAC metterà a disposizione una copertura da danni catastrofali per una platea molto larga di agricoltori. Occhi aperti anche sulla pubblica amministrazione perché non vanifichi le buone intenzioni con farraginosi passaggi burocratici, come è successo nella attuale programmazione”.

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