Note di Fede: la banda di Montichiari al primo Angelus di Leone XIV
Giorgio Ghisini: "A Roma con la Banda, un’esperienza emozionante che resterà per sempre"

Giorgio Ghisini è ancora emozionatissimo per l’esperienza vissuta a Roma con la banda cittadina di Montichiari di cui è musicista vissuta insieme ai colleghi della banda di Calcinato.
Un sogno che si realizza
"Lo scorso anno - racconta - è uscito l’annuncio del Giubileo delle Bande, ci siamo iscritti e abbiamo cominciato ad organizzare logisticamente il viaggio con la prenotazione di alloggi e autobus. Giorno dopo giorno abbiamo concretizzato la nostra partecipazione all’evento coinvolgendo anche i musicisti di Calcinato con cui c’è un’ottima collaborazione. L’occasione ha creato ulteriore sintonia tra le due bande e soprattutto è stata un’esperienza importantissima per i più giovani. Certo. non è stato facile organizzare tutto perché da Roma arrivavano notizie con il contagocce. È stato molto impegnativo ma ne è valsa davvero la pena".
L’esibizione per tutti i musicisti è stata un’esperienza indimenticabile:
"In un primo momento la nostra esibizione era in programma in piazza del Popolo - ricorda Ghisini - ma con la scomparsa di Papa Francesco è cambiato tutto. Così abbiamo suonato in piazza Cavour: domenica 12 alle 9 c’erano circa 110 bande. Alle 10 c’è stata la Messa per le bande e alle 11 abbiamo cominciato la sfilata per arrivare in piazza San Pietro passando per via della Conciliazione. Arrivati a piazza San Pietro ci siamo esibiti. Noi, trentacinque musicisti in tutto, abbiamo fatto alcune marce e con le altre bande l’Inno al Giubileo".
La giornata dedicata al Giubileo delle Bande è coincisa con momenti particolarmente importanti per al Chiesa Cattolica, triste per la morte di Papa Francesco e felice per l’elezione di Leone XIV.
"In effetti - conferma Ghisini - oltre al piacere di suonare con bande di tutto il mondo abbiamo avuto occasione di vivere il primo Angelus di Papa Leone XIV durante l’unico Giubileo che ha visto la partecipazione della banda di Montichiari insieme a quella di Calcinato, un’esperienza talmente forte che ancora adesso faccio fatica a raccontarla. Abbiamo respirato un clima davvero particolare e una volta di più ci siamo resi conto che la musica non ha confini, suonando insieme a musicisti messicani, di Malta, di tutta italiana, condividere le stesse partiture è stato meraviglioso, un aspetto fondamentale dell’esperienza di cui riesco solo ora a rendermi un po’ conto. Sono emozioni che rimarranno indelebili per tutta la vita, che hanno fatto dimenticare in fretta tutta la fatica fatta per organizzare il viaggio e l’esibizione. Essendo l’anno del Giubileo non poteva mancare il passaggio da una Porta Santa e lo abbiamo fatto a San Paolo Fuori le Mura e anche quello è stato un momento molto significativo. Certo, il saluto del nuovo Papa a tutti noi musicisti lo porterò nel cuore per sempre".