Non arriva in tempo in ospedale e partorisce in auto
Fortunatamente è andato tutto per il meglio, ma non è il primo caso che avviene lungo la strada per Brescia, che si tratta di un parto in auto o in ambulanza
Non riesce ad arrivare in tempo al Civile di Brescia e partorisce in auto aiutata dal compagno e guidata dai sanitari al telefono. E’ la storia di una 38enne di Sale Marasino, che nei giorni scorsi ha dato alla luce la figlia sul sedile anteriore della macchina con cui il compagno la stava accompagnando di corsa in ospedale, dove sono arrivati con la piccola Demetra in braccio.
Non arriva in tempo in ospedale e partorisce in auto
Quella stessa mattina era stata al Civile, ma era stata rimandata a casa perché non era ancora arrivato il momento del parto. In serata, però, le contrazioni sono ricominciate, molto più forti. Con il compagno si è messa in macchina: da Sale Marasino al Civile ci sono quasi 37 chilometri di strada, dato che il Punto nascite dell’ospedale di Iseo è chiuso dal 2020. Lungo il tragitto, però, la 38enne ha capito che non sarebbero arrivati in tempo a Brescia. In via Oberdan si sono rotte le acque, con i sanitari del 112 all’altro capo del telefono la 38enne ha partorito in auto, aiutata dal compagno.
Fortunatamente è andato tutto per il meglio, ma non è il primo caso che avviene lungo la strada per Brescia, che si tratta di un parto in auto o in ambulanza. E da quanto il Punto nascite di Iseo ha chiuso i battenti (per la pandemia e perché non si raggiungeva il numero minimo di parti annui per garantire il servizio in economia) non sono mancate polemiche, raccolte firme e manifestazioni da parte di ex infermiere, ostetriche e neomamme.